Medici del Sud verso il Nord: L’emergenza “gettonisti” e le offerte allettanti

Medici del Sud verso il Nord: L’emergenza “gettonisti” e le offerte allettanti

Un numero crescente di medici del Sud, soprattutto dalla Campania, sta migrando verso il Nord Italia, attratti da contratti da “gettonisti” che offrono opportunità economiche vantaggiose. Le cooperative, come quella milanese che ha vinto un appalto con l’ospedale di Chioggia, propongono turni ben remunerati, con 5-600 euro per ciascuna guardia medica, e alloggi con bagno garantito direttamente all’interno dell’ospedale. Un medico che lavora in una struttura pubblica al Sud, guadagnando circa 2.800 euro al mese per 26 turni, può arrivare a guadagnare la stessa cifra in soli 5-6 turni nel Nord.

Questo fenomeno, che ha un forte impatto sulla sanità pubblica, è un riflesso delle difficoltà economiche e organizzative che i medici del Sud devono affrontare. Molti professionisti, in particolare quelli in pensione, si spostano verso il Nord per una qualità del lavoro percepita come migliore: orari meno stressanti, stipendi più alti e una gestione più efficiente. La situazione sta peggiorando, con medici che chiedono il pensionamento anticipato e pochi giovani che scelgono di entrare nel settore pubblico.

Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, denuncia la precarietà della sanità pubblica campana, sottolineando che la Regione ha bloccato l’ingresso delle cooperative nelle strutture pubbliche per evitare che il modello veneto, caratterizzato dalla proliferazione dei “gettonisti”, si diffonda nel Sud. Secondo Zuccarelli, l’unica soluzione per salvare la sanità pubblica è un forte investimento e un miglioramento delle condizioni di lavoro.