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Una terza giornata ricca di sapori, profumi e spunti interessanti, quella che consegna Terre d’Irpinia presente a Casa Sanremo 2025, nell’ambito della 75esima edizione del Festival della Canzone italiana.
I protagonisti degli aperitivi del mercoledì si sono confrontati in una tavola rotonda centrata sul rafforzamento del brand irpinia e che ha messo in luce il valore delle eccellenze locali e il loro ruolo nella promozione del nostro territorio.
Presente Giuseppe Di Vito a rappresentanza del Ristorante Da Rosa dal 1966 ad Atripalda: “A Casa Sanremo abbiamo proposto un fusillo con ragù di scottona battuta al coltello. Ho scelto una pasta tradizionale condita con una salsa che potesse esprimere al meglio il territorio. E proprio questa la nostra mission ogni giorno e sono onorato di aver preso parte a questa esperienza straordinaria con Terre d’Irpinia che fa conoscere il nostro entroterra su palcoscenici così importanti”.
Per “Osteria Punto e a Capo” di Castelvetere sul Calore presente alla tavola rotonda di Casa Sanremo il proprietario Antonio Cristofano: “Ho deciso di proporre agli ospiti del nostro corner un peperone ripieno scomposto fatto di un impasto come una polpettina e sopra adagiato un peperone arrostito in crema servito nel paninetto. Sono molto emozionato ma anche onorato di vivere questa esperienza con Terre d’Irpinia, soprattutto perché la mia attività è aperta da poco più di due anni e già dal nome che ho scelto, penso si capisca, come si può sempre ricominciare. Investire, scommettere sul proprio territorio, sulle proprie origini, mettersi e rimettersi in gioco. Un insegnamento che voglio dare anche a mio figlio”.
A Terre d’Irpinia c’è anche chi ritorna, come la famiglia di Vincenzo Esposito di Central Funghi, azienda di Atripalda leader nella distribuzione di funghi freschi e non solo. A raccontare il viaggio c’è la figlia Vittoria, giovane ma con le idee già ben chiare: “Quella di Central Funghi è una tradizione che nasce da nonno Vittorio nel 1946, passato poi nelle mani di papà. L’anno scorso a Casa Sanremo abbiamo proposto uno gnoccho di patate al tartufo molto apprezzato anche da ospiti del calibro internazionale. Quest’anno abbiamo deciso di portare unaburratina fatta di stracciata di latte vaccino con il tartufo. Crediamo molto in questo progetto, crediamo che essere qui, tutti insieme, per il secondo anno consecutivo vuol dire aver raggiunto un successo”.
A fare un ringraziamento speciale alla famiglia Esposito al fianco di “Terre d’Irpinia” già da quando non aveva raggiunto l’apice del successo, è uno dei promotori, Stefano Luongo: “Il mio ringraziamento va a tutti i partner e alla grande famiglia di Terre d’Irpinia che crede fortemente nel nostro territorio e nell’occasione di riscatto che merita di avere. Voglio però fare una menzione particolare ad Enzo Esposito che ci è sempre stati vicino e ha creduto in noi e investito su di noi quando molto forse erano un pizzico scettici”.
Spazio poi agli altri protagonisti del giorno con le Streghe ubriache delle sorelle Enrica e Patrizia Di Pilato: “Un’attività nata per gioco– raccontano durante il talk- Una sfida per raccontare con i nostri prodotti il profondo amore per un territorio come il nostro ricco di leggende, storie, personaggi. Le streghe le abbiamo studiate e abbiamo scoperto che molte di loro in fondo sono delle guaritrici. Ed è per questo che ad ogni nostra bottiglia abbiamo dato il nome di una strega che davvero è esistita. E poi ci sono le marmellate leggermente alcoliche che proponiamo con formaggi e dolci”.
Come ogni giorno “Terre d’Irpinia” non è solo eno-gastronomia, ma anche valorizzazione delle grandi realtà aziendali del territorio della provincia di Avellino. Al confronto di ieri ha preso parte Giovanna Nicoloro che all’esperienza del negozio “Vivere” ha aggiunto la formula di “Giovanna e Casa”. “Da sempre ho amato la casa– racconta- Sono nata in una famiglia di mobiliari e penso di aver realizzato le liste nozze delle coppie avellinesi e quindi le loro case degli ultimi trent’anni. Negli anni gli acquisti on line hanno preso il sopravvento ma a me non sono mai piaciuti per quanto hanno cambiato le regole del mercato. Ed è per questo che ho deciso di andare io a casa delle persone per prendermi cura del loro ambiente, per vivere e respirare il calore e accogliere le loro richieste”.
A conclusione della tavola rotonda è intervenuto chef Giovanni Mariconda, coordinatore di tutta l’area food del progetto “Terre d’Irpinia”. “Percepisco e mi auguro che questa sia una buona annata. Un termine che rievoca le raccolte della nostra terra, quando i prodotti se sono di buona annata certificano un anno importante. Stiamo lavorando tanto con impegno, sacrificio e passione e sono certo che raccoglieremo i risultati che meritiamo”.