Opposizioni all’attacco: “Spreco di soldi pubblici per una campagna mascherata”. In attesa del verdetto della Consulta sul terzo mandato, il governatore blinda la sua immagine con fondi regionali.
Si accende la polemica in Campania sul bando da 400mila euro (oltre IVA) destinato alla campagna di comunicazione istituzionale della Regione. L’iniziativa, avviata ufficialmente il 12 marzo, prevede l’acquisto di spazi pubblicitari e servizi di stampa per promuovere i risultati della giunta De Luca nell’ambito del “bilancio di fine mandato”.
Secondo il capitolato, i temi al centro della comunicazione riguarderanno lavoro, sanità, mobilità, fondi europei, ambiente, infrastrutture, politiche sociali e turismo. Tuttavia, le opposizioni denunciano l’operazione come un autoelogio pre-elettorale mascherato da informazione pubblica, volto a rafforzare la posizione di De Luca in vista di una possibile terza candidatura.
L’ipotesi di una sua ricandidatura dipenderà dalla pronuncia della Corte Costituzionale, attesa per il 9 aprile, sulla legge che permetterebbe ai governatori di correre per un terzo mandato.
Opposizioni all’attacco: “Uno spreco di risorse pubbliche”
La Lega ha annunciato un’interrogazione consiliare, con il capogruppo Severino Nappi che accusa De Luca di usare fondi pubblici per una campagna elettorale mascherata, definendo la Campania un “Delukistan” per il forte accentramento del potere nelle mani del governatore.
Il bando prevede che la campagna si concluda entro un anno dalla stipula del contratto, ma potrebbe essere concentrata nei prossimi mesi, in vista delle elezioni regionali dell’autunno. Il dibattito resta acceso: operazione legittima o propaganda a spese dei cittadini?
