
In occasione della Giornata Internazionale dell’Acqua, il Centro Italiano Femminile e il Comune di Altavilla Irpina promuovono un evento speciale dedicato alla memoria e alle tradizioni locali.
Sabato 22 marzo 2025, alle ore 17:00, presso la Sala Consiliare di Altavilla Irpina, sarà proiettato il cortometraggio “La Rievocazione delle Lavandaie”, prodotto dall’Archeoclub d’Italia – sede di Apice. Il film, con la regia di Dario Montenigro, nasce da un’idea di Michele Intorcia, con sceneggiatura di Angela Albanese e Antonella Morante.
Un omaggio alla storia e alle tradizioni
L’evento rappresenta un’occasione per riflettere sul valore dell’acqua e sul ruolo che ha avuto nelle comunità di un tempo, quando le fontane erano luoghi di incontro e le lavandaie svolgevano un mestiere essenziale per la vita quotidiana. Attraverso la proiezione e gli interventi degli ospiti, si cercherà di riportare alla luce storie e memorie legate a un passato che rischia di scomparire.
Interventi e ospiti
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Altavilla Irpina, Mario Vanni, interverranno:
• Alessio Errico, presidente dell’Archeoclub d’Italia – sede di Apice
• Carmine Camerlengo, assessore all’Agricoltura del Comune di Altavilla Irpina
• Antonetta Tartaglia, cultrice della memoria orale e delle tradizioni locali
• Antonia Di Nardo, presidente del Centro Italiano Femminile di Altavilla Irpina
A moderare l’incontro saranno il giornalista Roberto Vetrone e Ranieri Popoli, rappresentante del coordinamento “Nessuno Tocchi l’Irpinia”.
Letture poetiche e interpretazioni
Durante l’evento, Rino Villani interpreterà due poesie che evocano il legame profondo tra le comunità irpine e l’acqua: “‘A Funtana abbascio”, tratta da I Rintocchi del cuore di Rino Scioscia, e “Fontane di pietra” di Antonetta Tartaglia.
Un’occasione per riflettere e riscoprire il passato
L’iniziativa si propone di sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’acqua, non solo come risorsa essenziale per la vita, ma anche come elemento centrale della cultura e delle tradizioni locali. Un viaggio tra memoria e identità, per non dimenticare le storie delle donne e degli uomini che hanno vissuto un rapporto profondo con l’acqua e con il territorio.