
Al Giovanni XXIII – Parini, ragazze e ragazzi esplorano il mondo narrativo di Laura Bonalumi, conversando in schietta e spigliata empatia. La scrittrice fa da guida nell’ideale laboratorio personale delle storie al centro dei suoi romanzi, concorrendo a identificare il senso della vita nelle esperienze di concreta realtà.
di Gianni Amodeo
Foto di Bruno Esposito
Un parterre divertente e divertito in briosa loquacità, con oltre duecento tra ragazze e ragazzi, ma anche in dovuto raccoglimento con sé e in meditata attenzione, per vivere al meglio possibile e in modo proficuo l’evento nei momenti-clou, che sono stati davvero tanti e multiformi per intensità di attrazione e coinvolgimento emotivo.
E’ il magnifico e bel colpo d’occhio fornito dall’ Auditorium di via Luigi Napolitano, nella prima tornata del Festival della lettura, alla seconda edizione, indetto ed organizzato dall’Istituto comprensivo scolastico Giovanni XXIII– Parini ed inserito nella correlata programmazione d’iniziative e attività che ne scandiscono il Piano d’offerta didattico– formativa, mirate sulla promozione e diffusione della Lettura, quale fondamentale fattore di crescita culturale e di evoluzione nella civile convivenza. Un percorso di primaria rilevanza, sulla cui portata si soffermava, il professore Pasquale Napolitano, dirigente del Giovanni XXIII– Parini, sviluppando i temi della stretta interdipendenza e complementarietà, con cui si connotano la Lettura e la Scrittura nella formazione della persona sul piano dell’esercizio della riflessione e del pensiero critico, a fronte anche e soprattutto delle innovazioni tecnologiche che fa registrare la rivoluzione digitale, sempre più veloci e variabili nei sistemi d’applicazione. Ed in questa luce, Napolitano evidenziava la la funzione del Festival, quale fonte di conoscenza e interessante opportunità, per porre a confronto le visioni del mondo, veicolate dalla narrativa contemporanea nell’interpretare gli orientamenti e le sensibilità delle nuove generazioni.
Chiave di volta del Festival, la partecipazione diretta delle comunità di classe, aggregate per corsi e sezioni, coinvolgendole, in fase preparatoria, nella lettura delle opere, per promuoverne l’esplorazione di contenuti, trame e stili nel raccontare proprio il mondo delle ragazze e dei ragazzi, inclusive delle fasce d’età di bambine e bambini, oltre che dell’età della pre–adolescenza. Una modalità ben concepita e congegnata, per intessere e ravvivare con scrittrici e scrittori il dialogo che fosse il più aperto, franco e motivato possibile sul piano cognitivo, evitando le banalità della retorica d’occasione e di vuoto accatto, con l’acquisizione di idee congrue e credibili per buon senso.
Una convincente metodologia, messa a punto con criteri organici e presentata con incisivo spirito di affabulazione dalla prof.ssa Raffaela Napolitano, per rivelarsi del tutto appropriata, con particolare riferimento per la citata fase preparatoria, contrassegnata dalla puntualità di lettura in classe delle opere selezionate, secondo gli orari dedicati, ed avviata a novembre, per concludersi alla vigilia dell’ inaugurazione del Festival. Un percorso strutturato, compiuto con il supporto di passione e professionalità, di cui si è resa artefice la comunità docente per un’esperienza innovativa che onora il territorio.
Primo approccio della manifestazione, l’esplorazione del mondo narrativo di Laura Bonalumi, tra le migliori e più significative scrittrici di romanzi per ragazze e ragazzi, in correlazione con il racconto di Due minuti di felicità, opera edita nel 2023 da Piemme, che ha incontrato importanti consensi di critica letteraria, oltre che di lettrici e lettori. Un successo editoriale, incentrato sullo storia di un padre e del figlio Alex, giostrai che girano di città in città, procurando divertimento e svago alle bambine e ai bambini che vi risiedono, con le loro giostre. Alex vive con sofferenza la propria fanciullezza, da quando la madre lo ha abbandonato, per far ritorno in Russia. Un disagio che per Alex, abituato a vedere il mondo soltanto nei due formati del bianco e del nero. Una condizione che per Alex cambia, dopo l’incontro, che diventa relazione d’amicizia, dopo l’ incontro con Luce che gli è tanto affine …
Una trama, quella di Due minuti di felicità, caratterizzata da specifici riferimenti alle inquietudini dell’attualità e alle criticità socio- famigliari e psicologiche che attraversano la contemporaneità; un racconto, che le ragazze e i ragazzi delle seconde e terze classi di Scuola secondaria di primo grado,- intesa come Scuola media … nel linguaggio corrente-, sottoponevano ai … raggi d’analisi e riflessione. Un … corposo ventaglio di domande,- oltre venti-, con tante risposte di chiarimenti e puntualizzazioni fornite dalla scrittrice, spesso seguite da repliche e … contro- repliche. Una sollecitazione dialettica che Laura Bonalumi, arricchiva e dilatava di contenuti, facendo da guida a cuore … aperto nella riscoperta del personale laboratorio, in cui sono maturate,- e …maturano-, le storie, con cui plasma e modella i suoi romanzi. Un laboratorio, in cui tanto spazio è riservato agli approfondimenti semantici e alla ricerca lessicale che mai si esauriscono, per acquisire la proprietà di linguaggio e di espressività, con cui dare veste e forma alle storie stesse.
E c’è sempre tanto da … fare, leggere e confrontarsi con le altre e gli altri nella circolazione delle idee, per non dire dell’armonia del linguaggio musicale e dell’afflato poetico che pulsa nelle canzoni di Fabrizio De Andrè; armonia ed afflato, che per Laura Bonalumi spesso sono fonti d’ispirazione e si trasformano nelle parole scritte, messaggere di sentimenti e pensieri che inneggiano alla bontà. Ed è la Laura Bonalumi, che vive a Cernusco,nell’orbita della Grande città metropolitana di Milano. Matrice della sua formazione culturale, è la Scuola d’Arte, ben frequentata con passione per l’apprendere e il creare. Ed è larga e di lungo corso l’esperienza professionale, che ha vissuto con rinomate competenze nel mondo pubblicitario.
Poi, l’ opzione … letteraria.
Il Festival vivrà la seconda tornata nel Teatro Colosseo, domani alle ore 10,00. Ospite, Massimo Roscia, un autore di straordinaria originalità, con l’opera Mario Vocabolario. La magia delle parole. Un testo tutto da leggere. Si confronterà con le ragazze e i ragazzi che frequentano le terze e quarte classi di Scuola primaria. C’è tanto da conoscere e apprendere.
Coordina, la prof.ssa Raffaela Napolitano.