Il sindaco del Comune di Sirignano Raffaele Colucci ha dato formale incarico al professore Miano di redigere un progetto per il giardino del palazzo Caravita. Lo scopo è quello di valorizzare la struttura e riportarla al suo vecchio splendore di un tempo. Il progetto una volta redatto parteciperà al bando regionale per l’assegnazione dei fondi per la riqualificazione. La prima citazione del palazzo feudale di Sirignano – oggi conosciuto come palazzo Caravita, o «palazzo del principe» – si rileva dal catasto onciario del 1754, allorquando era posseduto da Vincenzo Caracciolo della Gioiosa, barone di Sirignano. Nella prima metà dell’800, dai Caracciolo della Gioiosa, i beni dell’ex feudo di Sirignano passarono ad altri proprietari, fino a quando, nel 1884, furono acquistati da Giuseppe Caravita, principe di Sirignano, il quale restaurò l’antico palazzo feudale, facendone uno splendido centro di ritrovo per nobili e artisti e meta ricercata dell’aristocrazia napoletana. II Principe Giuseppe Caravita (1849-1920), nipote di Tomasi di Lampedusa, divenuto Sindaco di Sirignano nel 1888, elevò il Palazzo a salotto letterario, frequentato, tra gli altri, dal poeta Salvatore di Giacomo e dal tenore Enrico Caruso.