Si è tenuta l’assemblea della Proloco tesa ad illustrare il rendiconto annuale di gestione e a replicare, a giudizio di un presidente arrabbiatissimo, a strali giornalistici sulla ultima edizione del Presepe Vivente del 4, 5, 6 gennaio scorsi. Durante la discussione c’è stata anche un’arringa contro il cronista di Bassa Irpinia che ha osato dire la sua verità su un’affluenza di visitatori deludente rispetto agli anni precedenti. Un articolo, pubblicato da questa testata, con più di 100 commenti su facebook, quasi tutti critici sulla riuscita dell’evento. Commenti di lettori a noi sconosciuti e dal libero pensiero. Siamo stati accusati di disinformazione e antipatia personale verso gli organizzatori. Il dato incontrovertibile è che l’evento non è stato pubblicizzato a dovere. Non si è visto un manifesto in paese rispetto alle altre edizioni. Non si può dire che le avverse temperature abbiano scoraggiato i visitatori. Ricordo edizioni passate con piogge torrenziali e qualche fuga in Egitto sotto un nubifragio partecipata con migliaia di persone.
Il sindaco Gambardella ha usato parole al vetriolo contro i social network, definendoli luoghi per un informazione distorta e calunniosa. Il primo cittadino, infatti, non é iscritto ad alcun social network e confessa di non saper usare o meglio non ama internet.
Devo rammentare a qualche smemorato del web che nell’articolo, firmato del sottoscritto, si evidenzia un clima in paese poco lusinghiero verso gli organizzatori del Presepe Vivente. Sui commenti su facebook ovviamente non si può colpevolizzare questa testata. Il sottoscritto ha subito un’arringa di oltre 30 minuti. Non ho ritenuto replicare per non cadere in una trappola preparata nei minimi dettagli. Il nostro dovere di cronisti è scrivere liberamente, senza ricatti o condizionamenti.
Nicola Valeri