Spesso nella vita si tende ad esaltare gli eventi negativi che lasciano un segno indelebile nelle persone, trascurando, allo stesso tempo, quello che di positivo si può cogliere nella nostra società. Un’affermazione dettata dal cuore dell’ex Sindaco di Sperone il Dott. Salvatore Alaia, che da diversi anni, nel seguire in silenzio determinati servizi dell’ufficio di piano A6, sottolinea la necessità, nonostante i notevoli sforzi fatti dalle autorità competenti, a rafforzare e potenziare il “CENTRO BENESSERE PSICOLOGICO”nel Baianese-Vallo di Lauro. Parliamo di un centro che, grazie alle operatrici di turno, riesce a dare le giuste motivazione a quelle persone che nonostante la disabilità hanno una grande voglia di vivere e di andare avanti nella vita. Da corollario, presso il centro di Mugnano e Domicella, le attività di musica terapia, cucina, cura dell’orto, inglese, attività creative e figurative, colloqui individuali e di gruppo, passeggiate e visite guidate, rappresentano “l’elisir” di lunga vita per queste persone che stanno particolarmente a cuore ad Alaia. Tutto questo, sia chiaro dichiara Alaia, è merito delle Psicologhe, Miriam Barbati, Giuditta Acerra e delle Educatrici Luigia Peluso e Teresa Vena a cui si ascrive il merito, insieme ad alcuni volontari, di seguire con passione e con amore queste persone che hanno bisogno soprattutto di affetto; quindi non solo un plauso ma un GRAZIE, a lettere cubitali, che Alaia vuol far sentire ad alta voce alle operatrici del settore. In tutto questo non bisogna dimenticare il lavoro di progettazione, di programmazione e di valutazione posto in essere da Graziano Loredana, Mazzeo Pietro, Arianna Francesca e Mascolo Carla che in un’organizzazione complessiva dei servizi sociali territoriali costituiscono un valido supporto per gli utenti in generale e dello stesso centro benessere psicologico. A questo punto, in punta di piedi, in sommesso silenzio, non mi rimane che rivolgere un caloroso appello agli amministratori del territorio a potenziare questo servizio, per realizzare un “SOGNO”, affinchè si possa garantire la dovuta attenzione a queste persone che non devono rientrare nella categoria degli INVISIBILI.