Immaginate una città in cui esistono posti al sicuro dove poter andare comodamente in bici, raggiungendo vari punti urbani nevralgici e che, per di più, dalla vostra pedalata possano produrre energia. Non è un sogno ma una realtà possibile per Londra: lo studio di architettura globale Gensler ha infatti proposto un progetto per riutilizzare i vecchi tunnel della metropolitana di Londra trasformandoli in innovative piste ciclabili e pedonali. L’idea di percorsi alternativi sotterranei per ciclisti e pedoni ha anche vinto il London Planning Award come “Best Conceptual Project” all’inizio di febbraio 2015.
La London Underline fornirà la prima rete di trasporto sotterraneo alla città di Londra e nel mondo. Il programma prevede la rigenerazione dei tunnel in disuso della metropolitana e delle vecchie infrastrutture intorno a Londra. “Questi spazi saranno trasformati in una rete di percorsi pedonali e ciclabili, con spazi culturali e commerciali, il tutto alimentato da Pavegen, un sistema capace di convertire l’energia cinetica in energia elettrica”, spiega Ian Mulcahey, co-direttore di Gensler Londra, “Ora che Londra ha raggiunto il livello più alto della popolazione nella sua storia abbiamo bisogno di pensare in modo creativo su come massimizzare le potenzialità della nostra infrastruttura. L’adeguamento delle gallerie in eccedenza e sottoutilizzate potrebbe fornire una rapida e semplice alternativa alla nostra rete infrastrutturale”. E la vera rivoluzione di questa rete di trasporti sotterranea è che sfrutterà, attraverso particolari piastrelle collocate sulle piste, l’energia cinetica prodotta dai passi di tutti e dal pedalare dei ciclisti per produrre tutta l’energia elettrica per far vivere questa nuova città sotterranea. E ora che a Londra hanno sede 8,6 milioni di persone, il più alto numero di residenti nella sua storia, destinato a crescere ad un massimo di 10 milioni entro il 2030, risulta necessario pensare ad un modo alternativo per far spostare gli abitanti della città, e recuperare tanti spazi in disuso nel sottosuolo sembra un’idea davvero geniale: un futuro migliore per Londra non è poi così lontano.