È l’ennesimo segnale che proviene da una crisi economica che non conosce fine e può costringere alcune donne a vendere il proprio corpo per far quadrare i bilanci familiari. Mamme che magari non riescono a soddisfare le richieste dei loro figli e riempire i frigoriferi, o perché i mariti non riescono a sopperire le loro richieste economiche e allora scelgono la via più breve per incassare soldi. «Una realtà che insieme ad alcuni amici stiamo vivendo anche come clienti – rivela un professionista basso-irpino. Si tratta di donne che svolgono lavori saltuari e poco remunerati, o semplicemente casalinghe che si occupano dell’educazione dei figli, ma con le tasche vuote o quasi. E allora, come dire, si arrangiano». In certi ambienti la questione è nota da tempo. A livello provinciale, e non solo c’è una impennata del fenomeno della prostituzione delle casalinghe, e negli ultimi tempi delle studentesse. Ma quello che ha volte lascia di stucco è il fenomeno si sta diffondendo anche nelle nostre zone. I luoghi di incontro sono diversi Bed & Breakfast. della zona, qualche albergo. Un albergatore ci ha confessato: “Sono tante le donne che si rivolgono a noi, dopo che sono state la prima volta ci lasciano i propri numeri di cellulare e chiedendo di poter “lavorare”. Donne che vendono il proprio corpo per 100 euro”. Alcune di queste “belle di giorno” raccontano che prima di prostituirsi avevano un tenore di vita decoroso. “Poi, improvvisamente si perde il lavoro e ti crolla il mondo in testa. Certo e non è facile la scelta di mercificare il proprio corpo. Mio marito è convinto che i soldi che guadagno siano il frutto delle mie consulenze”. “Poi ci sono i figli che spesso ti fanno richieste che non puoi soddisfare”, racconta una casalinga/prostituta. “La soluzione estrema è vendere il tuo corpo, anche se si vive nella menzogna. I sensi di colpa sono i nostri compagni quotidiani. Anche se tutto ciò, per ora, è l’unico modo per mantenere la mia famiglia”. Ecco, dunque, l’altra faccia della depressione economica che non dà scampo. Il fenomeno, dicono le forze dell’ordine, si sta allargando. Da qualche tempo sono parecchie le donne single e coniugate che s’improvvisano prostitute. Per i clienti non c’è problema. Il lavoro non manca. Sono tanti e insospettabili i “maschietti” che frequentano queste donne, tra i più assidui esponenti politici, impiegati, imprenditori, artigiani e funzionari, sempre più spesso l’approccio con i “clienti” avviene Internet, fermo restando il passaparola.