Il problema dei furti in abitazione è un problema che produce particolare allarme sociale. E gli ultimi episodi verificatesi nel baianese preoccupano non poco gli abitanti, soprattutto tenendo conto delle modalità messe a segno dai malviventi, vedi l’ultimo avvenuto ai danni della famiglia Napolitano a Baiano. Per tale ragione l’azioni di contrasto a tale reato suscita la massima attenzione degli Organi Istituzionali e delle Forze dell’Ordine, per l’attuazione di tutte le iniziative volte alla prevenzione ed alla repressione del fenomeno. In tale ottica a svolgere un ruolo importante dovranno essere gli uomini della Polizia Municipale che conoscendo il territorio e suoi abitanti sono chiamati a collaborare con le forze di Polizia, per un’attenta vigilanza del territorio, che conduca all’identificazione di persone sospette ed alla segnalazione o repressione di situazioni riconducibili alla problematica di cui sopra. Appare inoltre importante promuovere il coinvolgimento dei cittadini, che possono svolgere un ruolo essenziale per assicurare, nell’ambito di un modello di sicurezza partecipata, un capillare controllo sociale, segnalando ogni situazione sospetta o meritevole di verifica da parte delle Forze dell’Ordine. In tal modo sarà meglio garantito un efficace deterrente nei confronti dei malintenzionati e potranno essere messe a disposizione delle Forze di Polizia indicazioni che potrebbero rivelarsi preziose per l’attività investigativa. Nel mandamento sono decine i colpi messi a segni negli ultimi giorni, un dato allarmante, in Italia è allarme sicurezza, colpita un’abitazione ogni due minuti, con un aumento del 127% nel giro di dieci anni. Le città dove il fenomeno è cresciuto di più sono Milano, Firenze, Roma, Bologna. Parallelamente all’aumento dei furti, infatti, a disturbare i sonni degli italiani è la crescita di un altro reato: le rapine in abitazione, con violenza o minaccia ai proprietari. Nel 2013 sono state 3.619, con una crescita vertiginosa nel decennio (+195,4%) e un incremento del 3,7% solo nell’ultimo anno. E l’aumento dei reati che turbano la quiete domestica porta a un aumento delle preoccupazioni delle persone. Le famiglie che percepiscono il rischio di criminalità nella zona in cui vivono sono passate dal 27,1% del totale nel 2010 al 30% nel 2014.