Inchiesta “Breccia”: da intercettazioni e interrogatori emergono nuovi retroscena della lotta fra i clan per il monopolio del calcestruzzi nel nolano. In particolare, il boss Di Domenico, ora collaboratore di giustizia, parla di «un’alleanza con i Sangermano di Livardi per combattere il cartello Fabbrocino-Cava nella fornitura di calcestruzzi nel Nolano». L’inchiesta “Breccia”, condotta della Procura di Napoli, per chi non lo ricordasse, è quell’operazione che pochi giorni fa ha fatto scattare misure cautelari a danni di presunti affiliati al clan Fabbrocino, tra cui Giovanni Fabbrocino, figlio del boss, e l’ex assessore del Comune di Nola, Gianpaolo De Angelis.
Nell’ambito dell’inchiesta è venuto fuori che i Fabbrocino avrebbero dovuto affrontare una battaglia contro i Di Domenico. A rivelarlo il boss Marcello Di Domenico in uno degli interrogatori resi da collaboratore di giustizia. Una battaglia che lo ha visto allearsi ad Agostino Sangermano, leva emergente proveniente dalla frazione Livardi, contro l’organizzazione vesuviana alleata invece con i Cava.