Operazione della Polizia contro lo sfruttamento della prostituzione in Riviera e in manette sono finiti N. M., originario di Ariano Irpino di 67 anni, il nipote, barman del locale, A. M. 35 anni di Rimini, e A. B. 42 anni, cameriere del night. Il 67enne gestisce il locale dal 1980, mentre gli altri due risultano dipendenti della società. Nei confronti dei 3 uomini, che ora si trovano ai domiciliari su ordine del gip di Rimini, Fiorella Casadei, le prove raccolte nell’indagine “Afrodite” dei carabinieri e in quella “Crazy Love” della squadra mobile, entrambe coordinate dal sostituto procuratore Elisa Milocco. Secondo quanto hanno ricostruito gli inquirenti non c’era un vero e tariffario, di norma per portare fuori dal locale una ragazza, il cliente doveva pagare al gestore 300 euro, poi il resto, altre 300, alla ragazza stessa. Sconti venivano praticati solo ai clienti abituali o se la ragazza era fatta rientrare al night in tempo per esibirsi nuovamente. Tra i clienti, molti di fuori provincia, a Rimini per Fiere e congressi, professionisti facoltosi e di mezza età, anche un noto antiquario milanese. Tutti quelli ascoltati dagli investigatori hanno collaborato alle indagini per evitare ripercussioni personali. Per quanto riguarda il locale, non vi sono al momento provvedimenti di chiusura. Gli investigatori stanno valutando se proporre al questore, Maurizio Improta, la chiusura per pubblica sicurezza e eventualmente valutare la revoca della licenza.