Si sono introdotti nei sistemi informatici della nota catena di fast food McDonald’s Italia e hanno portato a termine un furto di dati per un totale di 4 terabyte. È quanto emerso dalle indagini condotte dalla Polizia postale su disposizione della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Milano. I sei autori, tutti minorenni, hanno effettuato diversi accessi non autorizzati ai sistemi amministrativi e commerciali dell’azienda americana nel corso dello scorso aprile. Si fanno chiamare Second Logich Hackers – aveva già rivendicato la responsabilità dell’azione su diversi social network, all’interno dei quali aveva utilizzato l’hashtags #Opmcdonald. Nel corso delle perquisizioni domiciliari disposte dal Tribunale di Milano, gli agenti hanno sequestrato diverse apparecchiature sulle quali erano installati software destinati ad azioni di hacking e, di conseguenza, in grado di accedere a database personali o aziendali e sottrarre informazioni private. In totale i dati sequestrati, tra hard disk, chiavette USB, cloud e CD, ammontano a circa 4 terabyte.