Lettera aperta di Alessandro Manzi, titolare struttura di Moschiano disponibile ad ospitare i profughi. Io sto cercando di fare due cose. La prima è aiutare queste persone che scappano dalla guerra; la seconda è lavorare per mantenere aperta questa struttura. Purtroppo ultimamente portare avanti l’attività è sempre più difficile. In questo modo, uniamo le due esigenze. Per me è un onore aiutare le persone che vivono situazioni difficili. Così sto cercando di presentare un progetto insieme ad una cooperativa che opera già nel sociale e che si occuperebbe di tutti i servizi aggiuntivi all’ospitalità. Infatti, oltre all’accoglienza vera e propria, la struttura si impegna a fornire anche l’assistenza linguistica, culturale e sanitaria insieme al supporto psicologico. Spero di essere riuscito a spiegare bene il tutto e di ricevere il favore della gente e delle istituzioni.