Tutto è iniziato da una denuncia di alcuni eredi di una nota famiglia napoletana che dopo un lungo periodo di assenza dalla città tornano e nell’effettuare una visita ai propri defunti trovano la cappella di famiglia, situata nel cimitero di Poggioreale, a Napoli, lussuosamente ristrutturata con la sostituzione del cancello d’ingresso e le salme che vi erano sepolte rimosse. Partite le indagine, ad opera della Guardia di Finanza, emergeva una vera e propria organizzazione malavitosa che faceva affari “vendendo” all’insaputa dei titolari vecchie cappelle funebri e loculi. Coinvolti decine di persone e anche un notaio.