Stamani il Sindaco Biancardi ha fatto avviare i lavori di abbattimento degli alberi in Villa Comunale. Immediata la reazione dei 5 Stelle che hanno ottenuto il blocco immediato dei lavori.
Nella prima mattinata, mentre l’impresa Interflora, affidataria dei lavori, cominciava ad eseguire l’intervento disposto da Biancardi, sono immediatamente state attivate le segnalazioni alle forze dell’ordine e all’Autorità Giudiziaria.
Il portavoce in Parlamento Luigi Gallo, già interessatosi insieme ad altri parlamentari 5 Stelle alla vicenda villa comunale di Nola, ha richiesto l’intervento della locale stazione dei Carabinieri; nel mentre gli attivisti 5 stelle di Nola, insieme ad Articolo 3, inoltravano denuncia dell’accaduto alla Procura della Repubblica di Nola.
Sulla villa comunale, infatti, vige tutt’ora il vincolo della Soprintendenza alle Belle Arti e il Paesaggio per il Comune e la Provincia di Napoli.
L’ente comune di Nola, nell’avviare le procedure di abbattimento, non si era preoccupato di garantirsi il nulla osta del Soprintendente all’operazione di taglio.
Ad effettuare gli accertamenti sulla regolarità della procedura di abbattimento il comandante della stazione di Nola, M.llo Perfetto, che in tarda mattinata ha provveduto a sospendere i lavori e a inoltrare le segnalazioni del caso alla Procura della Repubblica e alla Soprintendenza competente.
Nel pomeriggio è giunta la sospensione dei lavori da parte della Soprintendenza che, in assenza della riprogettazione delle opere di ‘messa in sicurezza’ sospende ad horas i lavori.
“Siamo di fronte ad un comportamento criminale – dichiara Antonio Alfieri, responsabile di Articolo Tre – Osservatorio sulla Camorra, impegnato nella vicenda al fianco degli Attivisti 5 Stelle Nola – da parte dell’Amministrazione Biancardi. Una vicenda, quella della villa comunale, nella quale si sono succedute una serie di gravissime irregolarità amministrative, a cominciare dall’affidamento dell’incarico per la prima perizia a Giuseppe Cardiello.
Un atteggiamento, quello di Biancardi e dei dirigenti responsabili del verde pubblico, che ne caratterizza il profondo spirito illegalitario e criminogeno.
Dal 27 aprile scorso era stata avviata la procedura per la valutazione di interesse storico monumentale della villa comunale di Nola. La Soprintendenza aveva espressamente disposto la sospensione di qualunque intervento senza la sua specifica autorizzazione. I 5 Stelle si sono addirittura assunti l’onere di far effettuare una perizia di parte, commissionata al dott. Andrea Maroè e di cui si sono accollati gran parte dei costi.
Ma tanto il sindaco Biancardi ‘comanda lui’ e quindi, anche con l’esito della controperizia di Maroè che sconfessa in parte Cardiello e con una sospensione degli interventi da parte della Soprintendenza, taglia senza preoccuparsi delle norma.
La stessa ‘ragione di urgenza’ per l’espletamento dei lavori in villa comunale, dopo più di sei mesi di chiusura, è da ricondurre a un’altra operazione illegale quale quella dello Street Food Festival organizzato in maniera discrezionale, senza alcun procedimento autorizzativo e senza oneri per le imprese partecipanti.
La vicenda della villa comunale di Nola è uno specchio di ciò che da anni avviene in città: una classe di amministratori che opera in totale spregio della norma amministrativa e, in forza di un elevato consenso – derivante anche da una condizione di diffuso assoggettamento – si ritiene in diritto di disporre dei beni pubblici senza tenere in alcun conto la Legge dello Stato.
Che la vicenda della villa comunale possa essere un segnale tangibile che la legalità a Nola, per quanto vilipesa, è ancora un principio perseguibile.
Quello che si attendono i committenti della controperizia di Maroè, è che venga riconosciuta la ‘leggerezza’ delle risultanze di Cardiello, già dimostrata dalle nuove analisi sul Montezuma e si disponga una serie di studi e verifiche accurate per poi realizzare, sempre ad opera di tecnici adeguatamente competenti, ad un piano per la salvaguardia e la tutela reale della Villa Comunale di Nola. Non certo ad abbattimenti indiscriminati, frettolosi e frutto di analisi poco accurate.”
La villa comunale, dopo la sospensione dei lavori, resta chiusa. Nei prossimi giorni la Soprintendenza competente valuterà le azioni da intraprendere nel merito della vicenda.
Si attende anche la verifica da parte della Procura della Repubblica di Nola sulla richiesta di sequestro cautelativo inoltrata da Articolo Tre e dagli Attivisti M5S di Nola.
Nei prossimi giorni è prevista una conferenza stampa per la presentazione alla cittadinanza della controperizia del dott. Maroè.