Trasporti, Manfredi scrive a Trenitalia e Delrio: revocare la prenotazione obbligatoria

Trasporti, Manfredi scrive a Trenitalia e Delrio: revocare la prenotazione obbligatoria

“Ho scritto una lettera all’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio per chiedere di revocare la recente decisione dell’azienda dell’obbligatorietà di prenotazione”. E’ quanto ha dichiarato il deputato del Pd Massimiliano Manfredi in seguito al comunicato stampa diramato da Trenitalia lo scorso 8 giugno con cui annuncia che dal 1 luglio 2015, per gli abbonati ai treni AV, prima di mettersi in viaggio sarà necessario prenotare il proprio posto gratuitamente e che la prenotazione stessa sarà compresa nel prezzo dell’abbonamento. Oltre a questa decisione, Trenitalia ha comunicato che senza la prenotazione non sarà possibile essere ammessi a bordo dei treni AV e che in tal caso la persona dovrà pagare un’ammenda di 8,00 €.

“Tali decisioni – ha sottolineato Manfredi – hanno il giusto scopo di non avere treni sovraffollati, ma allo stesso tempo possono determinare delle iniquità per chi oramai si sposta quotidianamente per motivi di lavoro, senza necessariamente dover trasferire la propria residenza”.

“Essere vincolati alla prenotazione dei posti – fa notare il deputato Pd – che sono limitati determina la possibilità di non poter viaggiare in alcuni orari e non raggiungere i luoghi di lavoro in orario. Peggiori conseguenze si avranno al ritorno, in prossimità dei fine settimana, in concomitanza di festività, quando tutti i treni essendo prenotati da mesi potrebbero costringere i viaggiatori a lunghe attese fino a tarda sera per prendere il primo treno libero ed in casi estremi si potrebbe verificare anche il disagio di non poter tornare presso la propria residenza”.

Un esempio per tutti quello della tratta Napoli-Roma-Napoli dove centinaia di utenti utilizzano i servizi di Trenitalia giornalmente per motivi di lavoro, rappresentando così una duplice comunità itinerante tra due delle più grandi città metropolitane del Paese.

“Per tali ragioni, Le chiedo – si legge nella lettera – auspico che Trenitalia possa prendere in considerazione la possibilità di revocare la decisione dell’obbligatorietà della prenotazione e di vagliare altre misure atte a rendere il servizio efficiente ed efficace”.