Per i creditori niente più segreti, potranno accedere all’anagrafe tributaria, conti bancari, registro Pra, archivi Inps, ecc…., dei propri debitori. Stop al segreto, infatti i creditori, da subito, possono ottenere l’autorizzazione, da chi gestisce le banche dati pubbliche, a mettere le mani sulle informazioni necessarie per eseguire i pignoramenti e così aggredire beni e crediti espropriabili (procedura già prevista dal decreto legge 132 del 2014, e mai attuata, si era in attesa dei decreti attuativi). Oggi , grazie a una decisione del Tribunale di Mantova, non c’è più bisogno di attendere il via libera ministeriale: chi ha un credito da riscuotere può immediatamente accedere, previa autorizzazione del Presidente del Tribunale, a tutte le banche dati.