Continua incessante l’attività dell’Arma per impedire la consumazione di truffe in genere. Dopo l’azione di contrasto eseguita a seguito dell’iniziativa del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino “DIFENDITI DALLE TRUFFE”, la Compagnia Carabinieri di Mirabella Eclano (Av), nell’anno in corso, ha già proceduto a deferire all’Autorità Giudiziaria ben 18 soggetti responsabili di truffe di varia tipologia.
In questa circostanza i Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, a seguito di segnalazione da parte di un cittadino di Montefalcione che aveva intuito di essere potenziale vittima di truffa in atto nei suoi confronti, iniziavano immediatamente mirata attività investigativa riuscendo, in tempi brevi, ad individuare e deferire in stato di libertà tre soggetti alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.
In particolare, a seguito di accurate indagini eseguite dai militari della Stazione Carabinieri di Montefalcione (Av), sono stati deferiti in stato di libertà un 47enne originario di Chieti, un 72enne beneventano e una donna di 47 anni della provincia di Napoli, tutti per il reato di truffa in concorso mentre il beneventano dovrà rispondere anche di falso materiale commesso da privato e la donna di falso ideologico in certificati commesso da persona esercente un servizio di pubblica necessità .
La vittima, al fine di acquistare un veicolo nuovo beneficiando dell’offerta “rottamazione della vecchia auto”, provvedeva a consegnare la sua vecchia auto alla concessionaria. Ma, considerando che il veicolo ceduto era ancora in buone condizioni, il 72enne, amministratore unico della concessionaria e il 47enne, dipendente della stessa impresa, mettevano in vendita l’auto all’insaputa del proprietario, redigendo un atto di vendita, con firma apocrifa eseguita dal dipendente. In un secondo momento è subentrata la figura della donna, la quale, in qualità di socia di agenzia pratiche auto, falsamente autenticava che la firma del “vero proprietario” era stata apposta in sua presenza presso la sede dell’agenzia e così permetteva l’utilizzo dell’atto di vendita per eseguire passaggio di proprietà presso il competente PRA tramite Motorizzazione Civile.
Anche in questo caso la collaborazione della persona offesa è stata fondamentale per l’identificazione dei responsabili e sono in corso ulteriori verifiche da parte dei militari dell’Arma al fine di accertare eventuali altri truffe commesse dai soggetti.