Ecco che iniziano i festeggiamenti tanto attesi dellla Madonna della Neve. Il “carro” è già da giorni posizionato all’ingresso della Basilica del ’500 in piazza Aprea. Ma non basta un giorno per onorare la Madonna che con il braccio destro regge il Bambinello e con la mano sinistra un pugno di neve, in ricordo del miracolo avvenuto a Roma nel IV secolo. È da ottobre che si cominciano a raccogliere tra cittadini e commercianti le offerte libere destinate all’organizzazione della festa abbellita da momenti ludici, come i fuochi pirotecnici o i giochi d’acqua, e che entra nel vivo il 5 agosto, giorno del calendario liturgico in cui si celebra la Madonna della Neve, per concludersi la domenica successiva con la solenne processione dell’intronizzazione. È Ponticelli che attende l’alzata della piramide lignea, la Madonna della Neve verrà trasportata in ogni quartiere di Ponticelli. Lei ne è la protettrice. La Madonna che esce e va a trovare proprio tutti. Non uno struscio fine a sè stesso, ma un sacrificio collettivo per riconoscersi come comunità e che restituisce l’immagine di un’altra Ponticelli. Al di là degli stereotipi che sono stati costruiti , dei paradigmi cristallizzati. Una processione lenta e faticosa che dura un’intera giornata, dalle 10 alle 19, e coinvolge migliaia di persone. Per i ponticellesi alla fine di questa ricorrenza è come se fosse passato un altro anno.