QUINDICI. si rinnova la tradizione religiosa nell’eremo di Vallefredda, organizzato dalla famiglia Rubinaccio.

QUINDICI. si rinnova la tradizione religiosa nelleremo di Vallefredda, organizzato dalla famiglia Rubinaccio.

Per il quarto  anno consecutivo si rinnova la tradizione religiosa nell’eremo di Vallefredda, organizzato dalla famiglia Rubinaccio. E anche per questo nuovo evento, insieme alla fede e alla tradizionale manifestazione nella splendida cornice montana quindicese ci sarà anche la musica. Quella di eccezione e di livello nazionale. L’appuntamento è quello di sabato 29 agosto a Vallefredda.  Una manifestazione che da quattro anni a questa parte organizza l’imprenditore Cesare Rubinaccio. La vicenda risale appunto alla notte tra il 5 ed il 6 maggio del 1998 quando la montagna si sgretolò sul paese di Quindici. Nella furia della natura un grosso masso di rocca si incastrò tra due alberi in prossimità della chiesa e di alcune case. Questo blocco deviò il corso della frana salvando diverse vite umane. La circostanza fu considerata un evento prodigioso attribuito alla Vergine Maria. Questa grossa pietra fu trasportata dal paese di Quindici fin sulla vetta di Vallefredda e in questa valle, nella tenuta Rubinaccio è stato realizzato un tempio con una cappella scavata nella roccia dedicata alla Beata Vergine Maria e diverse edicole votivo con percorsi in ciottoli, tra noccioleti, frutteti e tante varietà di fiori. Dopo Albano,  Sal Da Vinci e Ivana Spagna, un vero e proprio revival della musica anni 70, quello con Sandro Giacobbe e Nicola Di Bari. Sandro Giacobbe è un nome storico della musica italiana, che debutta nel 1971 con la canzone Per tre minuti e poi…, seguita l’anno successivo da Scusa se ti amo; queste prime incisioni non ottengono però alcun riscontro, e cambia allora casa discografica passando allaCBS, che lo valorizza dapprima come autore, pubblicando quindi alcune sue canzoni cantate da altri artisti, tra cui ottiene un buon successo L’amore è una gran cosa, interpretata da Johnny Dorelli e scelta come sigla della trasmissione radiofonica Gran Varietà. Il primo 45 giri di successo è del 1974: Signora mia, che partecipa alFestivalbar e dà il nome anche al suo primo album; il brano viene anche inserito nella colonna sonora del film diLina Wertmuller Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, mentre un’altra canzone dell’album,Signora addio, viene interpretata anche da Gianni Nazzaro. Signora Mia è senza dubbio il pezzo più conosciuto di Giacobbe, anche a distanza di 31 anni. L’altro nome che farà rivivere il mito degli anni 70, sarà quello di Nicola di Bari, Nicola Di Bari, nome d’arte di Michele Scommegna che ha  vinto due Festival di Sanremo consecutivi, nel 1971 e 1972 (è stato il quarto a ottenere questo risultato, dopo Nilla Pizzi, che li vinse nel 1951 e 1952,Domenico Modugno e Johnny Dorelli, che li vinsero nel 1958 e 1959) e Canzonissima nel 1971; è inoltre uno dei cantanti italiani più noti all’estero, in particolare in America Latina. Alcuni suoi brani sono diventati deglievergreen della musica italiana, al punto di essere stati reincisi in anni successivi da altri artisti: ad esempioChitarra suona più piano, incisa da Mina nell’album Uiallalla, o La prima cosa bella, interpretata da Malika Ayaneper la colonna sonora dell’omonimo film. Il programma della manifestazione, dedicata come ogni anno alla memoria di Eduardo Rubinaccio, Caterina Nappi, Andrea Scala e Concetta Barone, prevede alle ore 17 una solenne concelebrazione con Padre Salvatore Ambrosino, dei Padri Cappuccini di Napoli, Padre Adriano Popesku, viceparroco di Torre Le Nocelle e padre Salvatore De Simone, parroco di Moschiano. La cerimonia sarà anche accompagnata da Canti sacri a cura di Verdiana Leone, arpa, Ivan Borbone, violino, Genei D’Alelio, tenore del San Carlo di Napoli. Alle ore 18 lo spettacolo di cabaret con Lino Barbieri, il cabarettista napoletano. A seguire i due protagonisti della canzone italiana Di Bari e Giacobbe.