Si è da poco conclusa la diciassettesima edizione della Juta a Montevergine, svoltasi ad Ospedaletto d’Alpinolo i giorni 10/11/12 settembre. Il tradizionale pellegrinaggio, che abitualmente vede la sua intensificazione in questo mese, definito “della Madonna “, in quanto si festeggiano le ricorrenze di Mamma Schiavona ,anche quest’anno stà rispettando la tradizione. Ed altrettanto abbiamo fatto noi come amministrazione comunale, che tra tantissime difficoltà , abbiamo garantito il tradizionale evento della Juta a Montevergine. Dopo una partenza un po in sordina per il giorno 10, dettata anche dal fatto del giorno infrasettimanale, la tradizionale svilata dei carri addobbati e dei cavalli, svoltasi venerdi ha fatto registrare il pieno di partecipazione. I festeggiamenti si sono protaratti fino a tarda notte, anzi i soliti temerari hanno atteso l’alba per imboccare il famoso sentiero storico che da Ospedaletto porta al Santuario per dar luogo alla Juta ,ed andare a venerare la Santa. Anche quest’anno a questa salita si è abbinata la Marcia della Pace che da un po di anni ha preso corpo nella giornata del 12 e che ha visto la partecipazione insieme al Sindaco di Ospedaletto e di Avellino di altri Sindaci , associazioni, e rappresentaze. La mattinata si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa celebrata dall’Abate di Montevergine. Nel pomeriggio si sono svolti i consueti festeggiamenti della Madonna del Carmelo posta su un autocarro addobbato in modo impeccabile con luci e fiori, e portata in processione lungo le vie del paese, accompagnata da musica e fuochi d’artificio. La serata del 12 si è conclusa con il Grande concertone della Juta che ha visto la partecipazione tra gli altri di Alfio Antico e Mimmo Maglionico, che hanno davvero entusiasmato la affollatissima piazza Umberto I ,dando vita ad uno spettacolo popolare di elevata qualità artistica. Mentre lungo i vicoli del paese si potevano degustare pietanze anch’esse di ottima qualità e degustazioni gratuite di torrone, il tutto accompagnato dalla musica delle paranze itineranti del Vesuvio che hanno allietato tutte e tre le serate. La grande festa popolare, il pellegrinaggio, i suoni di nacchere e tammorre , i carri addobbati, sono qualcosa di intriso nel tessuto di Ospedaletto, sono qualcosa di unico, è un rapporto di amorosi sensi che esiste solo tra i pellegrini, la nostra comunità e Mamma Schiavona. E’ un qualcosa di cui nessuno ci puo esporpriare e dico NESSUNO, e non per essere polemico ma spesso molti ed a vario titolo si dimendicano questa forte realtà, cercando di by passarci con iniziative, altre attività, a volte ignorandoci addirittura. Ma questo non va bene, questo modo di fare non porta da nessuna parte, facciamo solo la guerra tra poveri, quando sarebbe opportuno fare massa critica, fronte comune, ognuno con le proprie peculiarità e tradizioni, al fine di ottimizzare al meglio le risorse e cercare di determinare maggior benessere per tutti. Noi nel nostro piccolo ancora una volta senza nemmeno un centesimo di contributo da parte di nessuno, specialmente quest’anno, solo con la somma messa a disposizione da Sindaco, Assessori e consiglieri della indennita mai percepita,siamo riusciti a garantire l’Evento Juta e data la partecipazione posso dire che la gente ha apprezzato il nostro sacrificio. A tal proposito in qualità di referente dell’amministrazione per la manifestazione di quest’anno, mi è d’obbligo ringraziare i tanti che con la loro disponibilità ed il loro sacrificio hanno reso possibile la riuscita dellEvento, oltre ai volenterosi cittadini, ringrazio: la Pro Loco, l’Associazione Salamandra, la Misericordia e L’anpas di Ospedaletto, ed il direttore artistico della manifestazione che da anni ci accompagna Luciano Bonetti.