Pochi giorni fa si era rivolta al suo avvocato per divorziare dal marito di 88 anni che – a suo dire – non era più in grado di soddisfarla sessualmente: due “soli” rapporti al mese erano, infatti, considerati insufficienti dalla 84enne arzilla e focosa signora di Scafati. Che adesso tuttavia potrà fare a meno di carte bollate e soste in tribunale perché, pace all’anima sua, il consorte è morto per cause naturali nella loro storica abitazione.
Il poverino invano aveva tentato di persuadere la moglie che malgrado la buona volontà non poteva sostenere ritmi sessuali pari a quelli di un uomo giovane. L’ultraottuagenario era stato costretto anche a fare pubblica ammenda con gli avvocati, ammettendo che le sue défaillance dipendevano dagli acciacchi dell’età e sottolinenando che non poteva neanche ricorrere al Viagra a causa di certificati problemi di cuore che la moglie tuttavia aveva bollato come banale tachicardia. Adesso il tragico epilogo.
La vicenda ha intanto scatenato gossip e malelingue. A Scafati non si parla d’altro. E mentre le Ricevitorie sono prese d’assalto per giocare i numeri al lotto, la vedova inconsolabile si appresta a dare istruzioni per i funerali del marito. Ha deciso che non baderà a spese. Un rigurgito di umanità verso il suo terzo marito che morendo le ha fatto risparmiare soldi e tempo.