Una cerimonia molto sobria e silenziosa alla quale hanno partecipato pochissime persone, soprattutto i familiari della defunta. Se n’è andato così Assunta Buonfiglio, la madre 60enne della jihadista Fatima. Un rito funebre “civile” perché la Diocesi di Nola non ne ha voluto sapere di autorizzare i funerali cattolici in chiesa, così come avevano richiesto i familiari della donna. Il motivo addotta dalla Curia nolana: Assunta aveva sposato l’Islam per seguire le orme di sua figlia “Fatima”, che attualmente è in Siria a combattere al fianco dei terroristi dell’Islam.
I familiari hanno atteso in via Casale, nella piccola frazione di Casola, l’arrivo del feretro attorno al quale si sono stretti per recitare un breve ma intensa preghiera. Poi, processionalmente, il trasferimento della bara al vicino impianto di cremazione ubicato nei pressi del cimitero di Domicella.