L’incontro tenutosi nell’aula consiliare di via Bivio ha visto il costruttivo confronto tra tecnici dell’agenzia di Sviluppo Area No lana, con l’amministratore unico Giovanni Trinchese, gli amministratori del Comune di Visciano, con il sindaco Pellegrino Gambardella, il vice sindaco, Luca Soviero, Vincenzo Ferrante, assessore alla Protezione Civile e Giovanni Trinchese, assessore alle Attività produttive e Artigianato. Presenti, Antonio D’Avanzo, responsabile UTC e Antonio Foglia, Comandante Polizia Municipale e Gruppo comunale di Protezione Civile. Durante i lavori, seguiti da in attento pubblico si sono posti molti interrogativi sulla prevenzione di calamita naturali come, alluvioni, frane e terremoti. Poi si è parlato di rischio Vesuvio, per il quale a Visciano, come in altre eruzioni, arriverebbero solo le ceneri. Sul Piano è intervenuto con un ampio intervento Orazio Colucci, componente del gruppo di lavoro dell’agenzia per i Piani di Protezione Civile. Il sindaco ha sottolineato che Visciano, essendo un Comune soggetto a queste calamità si è resa necessaria la redazione del piano. Avendo un’unica strada di collegamento transitabile, come sottolineato dal Comandante Foglia, spesso Visciano, per la sua posizione geografica rimane isolata se tale collegamento è ostruito da eventi atmosferici o grossi TIR che bloccano LD curve. Un Piano necessario è fondamentale. Unico dissenso ci perviene da associazioni di Volontariato come l’ATAPC che sostiene di non essere stata coinvolta nel Piano. Gruppo che da alcuni anni è presente sul territorio con propri operatori dediti al volontariato. Gruppo riconosciuto a livello regionale di con apposito Comitato scientifico presieduto dall’arch. Angela Cardenia. Ci segnalano che la sede presso il plesso di via Volturno è stata revocata senza preavviso. Il piano ora c’è ma occorre chi e come viene messo in pratica. Nicola Valeri