Dopo circa un anno di appassionate ricerche, lo studioso irpino Marco Di Donato, noto per i suoi studi sulle simbologie medievali e templari del Goleto ci svela un altro interessante mistero del nostro territorio: il Palazzo Marchesale di Cervinara. Un palazzo dimora storica dei Caracciolo che qui vi abitarono tra il 1600 e il 1800.
In questo studio, Marco Di Donato ci rivela le numerose simbologie qui presenti i cui risultati sono davvero eclatanti. Infatti i simboli di Palazzo Marchesale sembra siano stati apposti per imporre, se non ostentare, la propria conoscenza e/o appartenenza di chi vi abitava. Qui, infatti, tra il 1630 ed il 1650 il marchesale Francesco Caracciolo fece apporre tali simboli utilizzando un linguaggio metaforico noto solo agli antichi iniziati e/o a coloro i quali avevano particolari conoscenze esoteriche. Il marchese Caracciolo, inoltre, volle lasciare tracce della sua conoscenza anche all’interno del palazzo, attraverso i disegni presenti nella Sala della Giustizia i quali, oltre a riprodurre scene della Gerusalemme Liberata, nascondono al suo interno simboli e tracce di profonda conoscenza e che richiamano alla mente un’antica istituzione: la Massoneria. La particolarità sta però nel fatto che questa antica istituzione nacque ufficialmente solo nel 1717, e che i simboli di Palazzo Marchesale sono invece antecedenti di circa 80 anni. Com’è stato possibile tutto ciò? Chi era Francesco Caracciolo? Cosa ha voluto ostentare attraverso le simbologie di Palazzo Marchesale? Quale messaggio si cela nelle pagine di questo misterioso libro in pietra? Tutte domande a cui Marco Di Donato ha dato risposta nello studio da lui condotto e che a breve verrà pubblicato nel libro dal titolo “Il Tempio dei Caracciolo” di prossima uscita e che siamo sicuri riceverà grande successo così come per “I misteri del Goleto” il libro con il quale, il ricercatore irpino ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale.