AVELLA. Nuovi orizzonti per il territorio con l’Unione del Baianese

AVELLA. Nuovi orizzonti per il territorio con lUnione del Baianese

AVELLA. Nuovi orizzonti per il territorio con lUnione del BaianeseObiettivi del nuovo soggetto istituzionale: la buona amministrazione e la progettualita’ per lo sviluppo sociale attraverso la promozione delle filiere delle piccole e medie imprese, del comparto della nocciolicoltura di qualita’ e del turismo calibrato sui beni archeoloci e storico-artistici della citta’ del clanio, sulle attrattive paesaggistiche e sulle tipicita’ enogastronomiche. Corsia aperta per le sinergie con l’unione intercomunale del vallo di lauro, per configurare l’”area vasta” in grado di rapportarsi incisivamente con la programmazione della regione-campania e dell’unione europea per i por 2014\2020

“Dobbiamo recuperare il tempo perduto. E’ l’istanza che viene espressa dalla realtà sociale del territorio. E, fuori di ogni retorica, credo che il momento che stiamo vivendo è davvero storico nel dare una svolta netta e di evoluzione alla vicenda politica e amministrativa dei sei Comuni, che hanno aderito all’ Unione del Baianese e dell’Alto Clanis”.

                Sono state – queste- le riflessioni, con cui il sindaco di Avella, l’avvocato AVELLA. Nuovi orizzonti per il territorio con lUnione del BaianeseDomenico Biancardi ha aperto la prima seduta del Consiglio dell’Ente, rendendo gli onori di ospitalità ai presenti nel Teatro Biancardi, in piazza Convento; riflessioni, che facevano seguito alla proiezione del filmato, con cui Maurizio Megna  ha presentato- con riprese di buona fattura dall’alto e gradevole colonna sonora- i luoghi simbolici dei sette Comuni del Vallo di Lauro, che afferiscono all’Unione dell’Antico Clanis e dei  Comuni dell’Unione dell’Alto Clanis. Una rappresentazione di metaforico “gemellaggio” dei territori delle due Valli, che s’interfacciano tra l’ Irpinia e l’area della Città metropolitana di Napoli. Ed è stata Alessia Conte, giovane giornalista e laureanda in Scienze politiche, a fare da spigliata e sicura speaker dell’evento, ripercorrendo in rapida sintesi aspetti significativi sia dei tentativi finora ipotizzati e restati disattesi per la formazione dell’ Unione dell’Alto Clanis, sia della storia del territorio, di cui è fulcro Avella, con il suo straordinario patrimonio archeologico e naturalistico.

                   Riflessioni, quelle di Biancardi – alla prima esperienza di pubblico amministratore, con le elezioni del 2011 – che nel fare i conti con il passato e con le opportunità di sviluppo sociale evaporate, non si fa invischiare nel bazar delle sterili denunce protestatarie fini a se stesse, ma guarda al presente, con la consapevolezza delle difficoltà esistenti, aprendo con risoluta convinzione l’obiettivo a 360 ° gradi sul futuro, nel segno della territorialità, per strutturare sul piano politico-amministrativo la cosiddetta “Area vasta”, rendendone soggetti attivi e compartecipi gli Enti locali con marcati tratti di omogeneità storico-culturale e socio-produttiva, come nella fattispecie, secondo gli indirizzi dettati dall’ Unione europea e nello spirito della legge Delrio, che ha innovato l’assetto delle Autonomie locali, per metterle al passo con i tempi della società dell’elettronica e della globalizzazione.

AVELLA. Nuovi orizzonti per il territorio con lUnione del BaianeseIL DISEGNO DELL’AREA VASTA PER IL RAPPORTO CON L’UNIONE EUROPEA AVELLA E IL GRAND TOUR DELLA CAMPANIA

L’ ”Area vasta” disegnata secondo le normative d’indirizzo comunitario- ed auspicata- da Biancardi coincide proprio con quella del “gemellaggio” prospettato dal filmato di Megna, rapportando e integrando tra loro l’ Unione intercomunale dell’ Antico Clanis e l’Unione intercomunale dell’ Alto Clanis sul piano della “governante” dei territori, in una visione di composito e razionale equilibrio; progettualità di qualità e condivisa, condizione necessaria e prioritaria per sviluppare- chiariva il “primo cittadino”- con l’Unione europea un adeguato rapporto, funzionale agli obiettivi dei programmi di intervento economico e finanziario che la Commissione di Bruxelles mette in campo, per far realizzare opere di ordine strutturale e infrastrutturale a servizio delle comunità. L’” Area vasta” prospettata da Biancardi risponde alle istanze comunitarie europee, senza dire che potrebbe risultare attrattiva anche per i Comuni dell’area metropolitana partenopea, come Roccarainola e Casamarciano ormai ammagliati nella conurbazione con Avella e Sperone, lungo gli assi della Strada statale della 7-bis, dell’A-16 e della linea ferroviaria della Circumvesuviana.

AVELLA. Nuovi orizzonti per il territorio con lUnione del BaianeseL’Unione dell’Alto Clanis prefigurata da Biancardi non guarda soltanto all’ ”Area vasta”, per interloquire al meglio con l’Europa comunitaria,e con le sue articolazioni nell’ambito della RegioneCampania in ragione della programmazione-Por 2014\2020, ma anche e soprattutto alla promozione del patrimonio storico-artistico, monumentale e archeologico di Avella. Un percorso di “messa in valore”, per il quale l’italica città fondata dagli osci rientra dallo scorso anno nella rete dei percorsi turistici del Grand  tour della Campania sull’asse AvellaCimitileSan Paolo Bel SitoNolaPalma Campania e Pompei.

Una presenza, quella tra le mete privilegiate del Grand  tour, che ha fatto uscire la città del Clanio dal cono d’ombra in cui è restata per troppo tempo…relegata; un cambio deciso di passo, propiziato nell’ormai decorso quindicennio dal generoso protagonismo delle associazioni, dei gruppi di volontariato civico e della Fondazione Avella Città d’Arte, con il supporto d’orientamento fornito dall’azione delle amministrazioni, guidate dai sindaci Salvatore Guerriero e Nico Salvi, fino alla corposa accelerazione impressa dall’attuale ciclo amministrativo, guidato dal sindaco Biancardi, catalizzando importanti finanziamenti regionali e comunitari per i programmi di valorizzazione del patrimonio archeologico della città.

E’ il protagonismo espresso- utilizzando tutti i luoghi simbolici e monumentali della città, primi tra tutti l’Anfiteatro romano e il Castello longobardo- dalle rassegne del teatro classico di respiro nazionale ed amatoriale di livello regionale, delle mostre d’arte, degli eventi fieristici, delle rievocazioni storiche, dei concerti di musica classica e leggera, per non dire del “cartellone” degli eventi-clou del Pomigliano  jazz  e degli Incontri con il  Jazz al Castello, di cui è artefice Lucio Belloisi, eclettico e multiforme artista e cabarettista. Un ventaglio d’iniziative, in cui ha anche avuto un ruolo d’impulso il partenariato con le amministrazioni comunali dell’area metropolitana di Napoli, tra cui quelle di Pomigliano d’Arco, Casamarciano, Roccarainola e Cicciano, in linea con i requisiti per partecipare ai bandi e programmi d’incentivazione economica della RegioneCampania. E sul piano del partenariato istituzionale non va dimenticato che l’amministrazione dell’Ente di piazza Municipio ha maturato l’importante e qualificata esperienza di Comune-capofila del Pit degli itinerari turistici e culturali per il Por 2007\2013 in sinergia con una ventina di municipalità, tra cui quelle di Nola, Cimitile, Acerra e Palma Campania.

LE FUNZIONI DELLL’UNIONE…ALLA NASCITA E IL RAPPORTO CON L’AIDOL’OBIETTIVO DELL’UNICITA’ MUNICIPALE

Sono quattro le funzioni associate e di cui i Comuni si sono, per dir così, spogliati, per conferirle all’ Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanis; sono le funzioni correlate alla gestione dei servizi scolastici e dell’edilizia scolastica, alla formazione di un unico organico di polizia urbana, alla Protezione civile e alla formazione della banca unica dei dati catastali. Sono funzioni, il cui perimetro progressivamente si amplierà, con il conseguente trasferimento dai Comuni all’ Unione. Il completamento del processo determinerà l’approdo alla Municipalità unica della Città dell’Unione. E i tempi conclusivi del processo sono strettamente connessi con la concretezza funzionale del soggetto istituzionale appena formato, i cui uffici e sede di rappresentanza saranno allocati nell’ex-edificio delle scuole elementari di piazza Convento, ad Avella; concretezza funzionale che sarà lo specchio riflettente dell’azione reale e propositiva, che condurranno non solo i 18 componenti del Consiglio generale dell’Unione, nel quale in modo paritario sono rappresentate le maggioranze e le minoranze politiche delle rispettive amministrazioni, ma anche la Giunta, formata dai sindaci,con la presidenza conferita all’unanimità, per il primo ciclo all’avvocato Marco Santo Alaia, sindaco di Sperone; incarico, che sarà esercitato a rotazione annua dai sindaci pro tempore delle attuali Municipalità. Ed un ruolo d’impulso e stimolo sarà certamente quello che eserciteranno la le associazioni di volontariato e impegno civico, oltre che la politica, resasi del tutto estranea e …latitante sul progetto dell’ Unione. Nella visuale della piena integrazione dei predetti fattori la Municipalità unica e l’ Area vasta, nelle aspettative programmatiche del sindaco Biancardi potrebbero essere realtà effettuale anche entro il 2018, se tutti i soggetti coinvolti svolgeranno il loro ruolo.

 E’ l’obiettivo d’impronta fiduciosa e ottimistica, per il quale è più cauta la posizione del presidente Marco Santo Alaia, ma non meno aperta. La piattaforma per ”centrare” l’obiettivo programmato va strutturata- afferma il presidente dell’Unione – con un adeguato supporto del piano economico e finanziario, per mettere in moto l’ Unione ed organizzare i suoi uffici, con il personale delle attuali Municipalità. Un assetto burocratico, che faccia leva su figure professionali qualificate per competenze e conoscenze specie nell’ambito della legislazione comunitaria europea, oltre che dotate di comprovato spirito di servizio, è di basilare importanza per far funzionare il motore dell’Unione.

Intanto, tra i primi provvedimenti, su cui delibererà il Consiglio dell’Unione, recependo gli analoghi deliberati che saranno approvati dai civici consessi, con le rispettive Giunte delle attuali municipalità, figura il protocollo d’intesa con l’Associazione italiana dei donatori di organi, tessuti e cellule, l’Aido; protocollo per il quale i cittadini potranno richiedere ai competenti uffici anagrafici il rilascio della carta d’identità, con la specifica indicazione di volontà personale per la donazione dei propri organi. Un’iniziativa, che in anteprima fu proposta il 7 novembre dai sindaci Biancardi e Montanaro, in occasione della presentazione ufficiale della sesta edizione della “ StrabaianoMemorial Nico Guerriero”- nel palazzo municipale dell’Ente di Corso Garibaldi- svoltasi il 15 novembre.

IL PROGETTO DELL’AREA VASTA E’ CONVINCENTE

Sulle prospettive dell’Area vasta sono nette e chiare le idee del medico Trifone Greco, sindaco di Marzano di Nola e presidente dell’Unione intercomunale del Vallo di Lauro con le insegne dell’Antico Clanis. Sono prospettive che si adeguano e conformano allo spirito comunitario europeo, per il quale gli eccessi delle frammentazioni localistiche e “minimali” non concorrono affatto all’organicità dello sviluppo civile e produttivo delle realtà sociali dei territori, determinando, per di più, la dispersione delle risorse economiche pubbliche senza alcuna utilità sociale. E sono prospettive che si rapportano agli indirizzi della programmazione-Por della Regione-Campania per il settennio 2014\2020.

                “Ritengo- sostiene Trifone Greco– che l’interazione dell’Unione intercomunale dell’ Antico Clanis e dell’Unione dell’ Alto Clanis, vada  nella giusta direzione proprio come hanno sostenuto nei loro interventi Biancardi, Montanaro, Alaia, Bianco, Colucci e Masi. Un segnale di grande apertura politica e amministrativa, che ci permetterà di operare in modo congruo e con spirito di collaborazione più che mai opportuno e necessario per i tempi che viviamo, tenendo ben chiaro che il presente e il futuro delle nostre comunità dipendono soltanto da quello che saremo in grado di fare come amministratori e come cittadini responsabili del bene generale. E su queste basi- conclude il sindaco di Marzano di Nola– si pone come priorità di progetto il collegamento viario diretto tra il Vallo di Lauro e la Valle munjanense . Una priorità su cui bisogna attivarsi con determinazione”.