Avellino (4-3-1-2) Frattali; Nitriansky, Jidayi, Chiosa, Nica (11′ st Giron); D’Angelo (31′ st Napol), Arini, Gavazzi; Insigne (1′ st Tavano); Castaldo, Trotta. A disp.: Offredi, Ligi, Soumare’, Petricciuolo, D’Attilio, Bastien, All. Tesser.
Virtus Lanciano (4-3-3) Casadei; Pucino, Rigione, Aquilanti, Mammarella; Di Francesco Paghera, Bacinovic; Piccolo (6′ st Di Filippo), Marilungo (15′ st Crecco), Lanini (34′ st Padovan). A disp.: Aridità, Boldor, Turchi, de Silvestro, Rozzi, Di Benedetto. All. D’Aversa.
Arbitro: Pezzuto di Lecce
Guardalinee: Villa di Rimini e Santoro di Catania
Ammoniti: 9′ pt Nica, 32′ pt Pucino, 34′ pt Arini, 38′ pt Trotta, 41′ pt Aquilanti, 43′ pt Nitriansky, 24′ st Casadei.
Espulsi: 3′ st Aquilanti.
Reti: 44′ pt rigore Piccolo (VL), 6′ st Di Francesco (VL), 11′ st Arini (A), 38′ st Tavano (A), 41′ st Castaldo (A).
di Lucio Ianniciello
Farsi male con le proprie mani e riprendersi la gara. Cadere nel baratro e risorgere. Dalla polvere alla gloria in un attimo. Questo è successo oggi al Partenio Lombardi, partita vietata per i deboli di cuore. Tanti errori, Lanciano in 10 ad inizio secondo tempo. Tre punti che possono dare una grande scossa psicologica.
Lupi in campo con la stessa formazione che ha battuto la Pro Vercelli se si eccettua l’impiego di Castaldo al posto di Mokulu squalificato. D’Aversa con il 4-3-3, Marilungo al centro del tridente offensivo. Parte dalla panchina Padovan. Apre le danze Gavazzi al 6′, bolide dalla distanza e parata di Casadei, Castaldo tenta il tap in ma non impatta la sfera. Il Lanciano cerca di andare in velocità ma l’Avellino va alla conclusione prima con Nica, si oppone Casadei, poi con Trotta in piena area servito da Insigne, ancora Casadei para di piede. Il super lavoro del portiere frentano non si ferma, Castaldo imbecca Gavazzi (16′), zuccata e risposta in bello stile. Dopo un paio di minuti ci prova Trotta, defilato, sempre presente Casadei. Le squadre si destano un attimo fino a che Nitriansky al 30′ prova la conclusione, sospetto braccio di Mammarella. Ben più invitante l’occasione al 33′, Gavazzi assiste Insigne, diagonale da buona posizione a lato. Il team di D’Aversa vive di ripartenze, i lupi sbagliano qualche disimpegno favorendolo. In una di queste, al 43′, mani di Nitriansky e rigore per la Virtus che va a trasformare Piccolo. Cala il gelo al Partenio Lombardi. Amaro intervallo.
Insigne stecca ancora, Tesser nella ripresa lo toglie, entra Tavano. I biancoverdi cominciano veementemente, doppio giallo per Aquilanti, Lanciano in 10. Gli errori però fioccano in casa irpina, sbaglia Nica e Di Francesco in diagonale fa 0-2. I lupi nonostante tutto devono crederci, prima Castaldo di testa ma Casadei blocca e poi Arini all’11’ dai 16 metri trova lo spiraglio giusto per l’1-2. Si infiamma l’arena. Mister d’Aversa si cautela, un centrocampista (Crecco) per una punta (Marilungo). Punizione invitantissima che che va a calciare Tavano, di poco sopra la trasversale. Si placa un pò la verve dei lupi. Al 27′ Trotta si gira e tira in area frentana, parata di Casadei, dal conseguente corner una mischia pazzesca e Arini da 0 metri manda incredibilmente fuori. Piove sul bagnato, Casadei frana su Giron, rigore negato all’Avellino. Al 31′ Tesser si gioca la carta Napol in attacco, esce D’Angelo. Modulo irpino superoffensivo, 4-2-4. Mossa disperata. Al 36′ Tavano serve Trotta, in scivolata a lato. Al 38′ però è pari: altra mischia, Tavano la infila dentro. E’ un assedio, Trotta tira in area, Casadei la prende. Il Lanciano è un pugile suonato, Castaldo al limite dell’area trova il jolly. Incredibile al Partenio Lombardi!! Partita rivoltata come un calzino, 3-2. I minuti di recupero sono 4. L’Avellino vince, una vittoria difficile da dimenticare.