Questa sì che è una notizia che si deve sapere. La patologia della valvola aortica è in continuo aumento con l’avanzare dell’aspettativa di vita. A livello italiano i pazienti sopra i 75 anni che si stimano essere affetti da stenosi aortica severa sono stimati in 31.000 pazienti, di cui più di 2.600 nella popolazione campana. La Clinica Montevergine è tra i primi centri d’Europa ad effettuare interventi di TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implant) grazie a innovative tecniche di impianto e di ricerca e studio dei casi clinici da trattare. Un trend in crescita, da 48 TAVI effettuate nel 2008 sino a 138 del 2012, che vede, oggi, un maggior impegno dei sanitari della clinica campana alla valutazione dell’intervento effettuata da un heart team. La valvulopatia aortica, di norma, viene trattata con la chirurgia tradizionale. Mentre la sostituzione chirurgica della valvola aortica è, attualmente, la terapia standard per quei pazienti affetti da sintomi correlati alla presenza della stenosi valvolare aortica, la più comune patologia valvolare nei paesi occidentali. Quando la terapia chirurgica non è praticabile, in considerazione dell’alto rischio operatorio o dell’inoperabilità riscontrata dal Cardiochirurgo i pazienti vengono avviati alla valutazione per l’impianto di valvola aortica percutanea. I casi clinici vengono sottoposti all’ heart team che sulla base di specifiche caratteristiche cliniche e anatomiche valuta la procedibilità della TAVI. L’hearth team è formato dal un cardiochirurgo, da un cardiologo interventista, da un anestesista, da un cardiologo e in alcuni casi dallo psicologo i quali seguono una procedura di validazione dell’intervento come dettato dalle linee guida sanitarie della Regione Campania. Tutto questo perché in alcuni casi le condizioni cliniche dei pazienti sono talmente compromesse (a causa della ridotta funzionalità cardiaca) da rendere difficile anche la TAVI. Eppure la ricerca scientifica coniugata alla evoluzione delle tecniche interventistiche consentono di praticare l’intervento ed ampliare anche il range di utenti da sottoporre a TAVI. L’equipe Cardiochirurgica, diretta da dott. Vincenzo Lucchetti, e del laboratorio di Cardiologia Invasiva della clinica campana, sotto la guida del dott. Giovanni Sorropago, effettua questa delicata procedura in pazienti che soffrono a causa di un restringimento severo della valvola aortica. La TAVI praticata nel Laboratorio di emodinamica della clinica campana è una procedura poco invasiva e garantisce sicurezza e precisione. Oggi e’ possibile accedere alla valvola cardiaca attraverso l’arteria femorale, attraverso l’apice del cuore, per puntura diretta dell’aorta ascendente e per via succlavia. Queste procedure tecniche di accesso sono tutte validate da protocolli ben identificati e tutti con device certificati CE. Il catetere delivery system (catetere di rilascio della valvola) e’ di 6 mm il che consente di intervenire su arterie di calibro molto piccolo e/o malate (quindi arterie molto calcifiche e tortuose), eliminando, quindi, il rischio di gravi danni vascolari. Con le nuove tecniche, diviene più semplice e soprattutto più sicuro per il paziente la procedura della TAVI. “Il trattamento della stenosi valvolare aortica severa nei pazienti ultrasettantenni – dichiara il dott. Vittorio Ambrosini membro equipe del modulo di emodinamica – oggi trova soluzione terapeutica a minor rischio in questa tecnica all’avanguardia praticata alla Montevergine”. I nuovi successi delle equipe dei Dott.ri Sorropago e Lucchetti confermano l’eccellenza di una clinica, quella di Mercogliano (AV), che continua ad investire sulla qualità dell’offerta sanitaria, come si evince dalle parole del Direttore Sanitario della Casa di Cura, Dott. Raffaele Ferraioli “la Montevergine, da sempre considerata centro d’eccellenza nell’area cardiologia, e’ un punto di riferimento nel centro – sud e conferma il suo interesse a potenziare ed ampliare l’offerta sanitaria per un’assistenza di migliore qualità al servizio e a garanzia del cittadino”.