Con l’arrivo del maltempo che interrompe bruscamente l’estate gioiscono solo gli appassionati di funghi che attendono la pioggia di settembre come manna dal cielo dopo una stagione iniziata male. È quanto afferma la Coldiretti, in riferimento all’arrivo della nuova perturbazione che colpirà prima il centro nord e poi il sud, nel sottolineare che l’andamento climatico dell’estate con meno pioggia e temperature medie più elevate non ha favorito la nascita dei preziosi miceli. L’estate 2013 è stata segnata da una temperatura media superiore di quasi un grado (+0,96 gradi centigradi) e dal 30 per cento di precipitazioni in meno secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr che per questa ultima estate evidenziano notevoli anomalie rispetto alla media di riferimento del periodo 1971-2000. Le poche precipitazioni che si sono verificate sono state rapide e violente mentre – sottolinea la Coldiretti – la nascita dei funghi per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco. Si stima che, in annate normali, gli oltre 10 milioni di ettari di bosco che – riferisce la Coldiretti – coprono un terzo dell’Italia possano offrire una produzione di circa 30 mila tonnellate tra porcini, finferli, trombette, chiodini e le altre numerose specialità note agli appassionati. L’attività di ricerca – conclude la Coldiretti – non ha solo una natura hobbistica che coinvolge in autunno moltissimi vacanzieri e svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di “professionisti” impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici.