Corsi di aggiornamento per chi ha almeno due anni di esperienza di guida alle spalle. E corsi completi di abilitazione per i neofiti. Sono i requisiti richiesti, in base a una modifica del Codice della strada contenuta nella legge di stabilità, ai lavoratori autonomi e subordinati per ottenere l’abilitazione professionale obbligatoria – il cosiddetto «patentino» – alla guida di macchine agricole e movimento terra.
Il 12 marzo scorso sono entrate in vigore le nuove norme relative al patentino stabilite da un accordo della Conferenza Stato-Regioni raggiunto il 22 febbraio 2012. Accordo che riguardava le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori e la loro formazione, in attuazione del decreto legislativo 81/2008.
Nonostante le richieste di rinvio della scadenza del 12 marzo da parte delle organizzazioni agricole, in particolare Cia e Confagricoltura (si veda «Agrisole» n. 9/2013), secondo le quali le nuove norme per il patentino comporteranno ulteriori oneri per le aziende, la disposizione è diventata operativa. E nei giorni scorsi il ministero del Lavoro ha pubblicato una circolare che indica quali sono gli adempimenti cui dovranno sottoporsi gli operatori: lavoratori autonomi-datori di lavoro, o subordinati, comunque utilizzatori di attrezzature e varie tipologie di macchine agricole.
La circolare chiarisce che i lavoratori con almeno due anni di esperienza alle spalle, dimostrabile con una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, entro il 2017, ossia cinque anni a partire dalla data di pubblicazione dell’accordo Stato-Regioni, saranno tenuti a frequentare un corso di aggiornamento.
I lavoratori, autonomi o subordinati, che hanno iniziato a utilizzare per la prima volta, a partire dal 12 marzo 2013, attrezzature e macchine in azienda, sono obbligati a conseguire da subito l’abilitazione professionale. I lavoratori che al 12 marzo hanno utilizzato attrezzature e macchine, ma non sono stati in grado di dimostrare una esperienza pregressa di almeno due anni devono comunque frequentare il corso completo di abilitazione professionale, ma entro il 2015.