La prosecuzione dei servizi per il controllo economico del territorio, predisposti in questo periodo dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, ha portato al conseguimento di ulteriori risultati. In particolare, la specifica azione a contrasto della contraffazione marchi, sicurezza prodotti e tutela del “made in Italy”, ha portato i militari della Compagnia di Avellino, ad individuare, in due distinti interventi presso il mercato settimanale che si tiene nel capoluogo irpino, numerosi prodotti detenuti per la vendita che sono risultati essere palesemente contraffatti. Infatti, nel corso dei controlli sono stati rinvenute borse, borselli, scarpe ed occhiali, tutti abilmente contraffatti per un totale di oltre 300 pezzi. Tutta la merce è stata sottoposta a sequestro e nei confronti dei responsabili, due cittadini di nazionalità senegalese, è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica del capoluogo irpino, per la violazione prevista agli articoli 474 (falso), 517 (introduzione nello Stato di prodotti falsi) e 648 (ricettazione) del codice penale. Inoltre, l’azione di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali ha consentito alle Fiamme Gialle della Compagnia di Ariano Irpino, di sottoporre a sequestro un’area di circa 500 metri quadri, suddivisa in tre piccole zone insistenti su un’unica proprietà, illecitamente adibita a discarica. L’intervento, finalizzato a preservare l’ambiente dai danni arrecati da depositi incontrollati di rifiuti pericolosi, si è concretizzato con la localizzazione nelle campagne di Melito Irpino (AV), di un’area all’interno della quale le Fiamme gialle hanno rinvenuto enormi cumuli di rifiuti di ogni tipo: elettrodomestici in disuso, un’autovettura e diversi mezzi agricoli in stato di abbandono, materiale di risulta di attività di demolizione edile, materiale ferroso e legnoso nonché pneumatici di vario genere. La ricerca dei responsabili ha portato all’individuazione del proprietario dell’area, soggetto di quarantasette anni domiciliato in Melito Irpino (AV), che è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Benevento per le constatate violazioni delle norme di cui al decreto legislativo nr. 152/2006 in tema di tutela ambientale.