La nota dell’ex sindaco di Ariano Enrico Franza.
Amici miei,
dopo aver letto l’ultima ordinanza del Presidente della regione Campania, e vi confesso
che sono davvero rammaricato.
Come ben sapete, avevo accolto con equilibrio e comprensione, la scelta del Presidente
De Luca di prorogare la zona rossa sino al 20 aprile.
Tuttavia, quest’ultima ordinanza proroga di ulteriori 48 ore la zona rossa, 48 ore che, cito
testualmente:” 48 ore, il tempo necessario per consentire la dotazione di dispositivi di
protezione individuale da destinare alla popolazione.”
Ragioni, queste, a dir poco imbarazzanti.
Perché? Perché forse il nostro Presidente della Regione ha dimenticato che la città di
Ariano è il primo comune per estensione territoriale della Regione Campania, che la città
di Ariano è sottoposta al regime di zona rossa dal lontano 15 marzo e che forse a questo
punto sarebbe stato provvidenziale agire nell’arco di questi lunghi 36 giorni, costringendo
ancora una volta il popolo arianese a dimostrare responsabilità e nel caso specifico ad
automunirsi dei dispositivi di protezione, anziché ridursi ad ulteriori 48 ore per rimediare a
ben 36 giorni di ritardi.
In questi 36 giorni, eccezion fatta per il tanto auspicato calo dei contagi, abbiamo
assistito ad una gestione quantomai discutibile da parte dell’ASL della emergenza
sanitaria, con notevoli ritardi e reticenze rispetto alle legittime preoccupazioni dei cittadini.
E nel frattempo? Nell’attesa che qualcosa si muovesse, la città di Ariano, come accaduto
già in passato, si è stretta in un moto di solidarietà tra associazioni, privati cittadini,
medici e volontari; una rete di solidarietà che ad oggi ha rappresentato l’unica, vera prova
di coesione e di unità della nostra comunità.
Per parte mia, dopo aver richiesto formalmente al commissario prefettizio la sospensione
del pagamento dei tributi locali, che, sebbene attuata, necessiterà di un’ulteriore proroga,
e dopo aver sollecitato il rafforzamento e l’ampliamento degli screening sanitari, così
come previsto dall’ordinanza n.26, al punto 4, priorità al momento parzialmente disattesa,
come già vi avevo anticipato, mi sono adoperato da tempo insieme ai sindaci degli altri
comuni dichiarati zona rossa, perché si potessero mettere in campo due proposte, una di
ordine sanitario, l’altra di ordine economico, relative per l’appunto ai comuni dichiarati
zona rossa e in particolar modo alla Città di Ariano.
Abbiamo agito su due fronti, Regione e Governo, proprio per ottenere risposte concrete
dall’una e dall’altra istituzione nell’ambito delle rispettive competenze, su quelle che noi
riteniamo siano priorità ed esigenze assolute del nostro territorio.
E così, se da un lato, grazie a un rapporto di collaborazione proficua con il consigliere
regionale Enzo Maraio, sono state recepite in una proposta più ampia e articolata anche
le nostre istanze relative a un piano di rilancio della nostra economia, e dunque:
maggiore sostegno alle famiglie con un contributo pari al 70 % del canone di locazione
sino a 4 mensilità; sospensione del pagamento del bollo auto fino a sei mesi; esenzione
totale dal pagamento dell’irpef regionale per l’anno 2019; abolizione delle tasse regionali
sui consumi energetici; misure economiche a sostegno dell’edilizia e delle attività
economiche e produttive fino al potenziamento dell’ospedale con la riapertura dei reparti
chiusi a causa della pandemia, e dunque con il ripristino di tutte le funzionnalità che
spettano legittimamente a un ospedale Dea 1 ^ livello.
Dunque, se da un lato ci siamo mossi a livello regionale, dall’altro, abbiamo agito a livello
nazionale. Difatti, abbiamo richiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero
dell’Economia e al Ministero dello Sviluppo Economico misure economiche specifiche
che vanno a rafforzare la legittima richiesta del commissario di istituire per il comune di
Ariano la Zona Franca Urbana.
Misure tese a:
Sospensione degli adempimenti contributivi e tributari sino al 31 luglio 202;
sospensione del pagamento delle rate.