Ecco cosa scrive Enrico Franza, ex Sindaco di Ariano, ai suoi concittadini.
“Miei cari concittadini, cari arianesi, siamo al primo giorno di una nuova ordinanza che ci vede interessati dalla proroga della chiusura della città sino al 20 aprile. Decisione, a mio parere, condivisibile in quanto finalizzata al mantenimento del calo dei contagi che si sta registrando negli ultimi giorni.
La nuova ordinanza andrebbe interpretata esclusivamente come una misura ulteriore a tutela della salute pubblica, e non di certo come una espiazione per colpe che nessuno ha commesso, men che meno noi arianesi.
Abbiamo assunto sin da subito un comportamento esemplare e di grande senso civico, lontano da quanto, invece, si è registrato altrove, e ancor più lontano da una gestione evidentemente superficiale e tardiva della emergenza sanitaria da parte delle istituzioni preposte, le cui eventuali responsabilità mi auguro verranno al più presto acclarate.
Il silenzio di questi ultimi giorni è stato dettato da un mio profondo convincimento: la politica, unitamente a chi ha già espletato in passato una funzione di rappresentanza democratica, deve essere improntata alla buona norma del silenzio, quando risulta necessario per evitare strumentalizzazioni, ipocrisie, o peggio ancora, ingenerare dannosi allarmismi, tanto più in queste ore difficili.
Tuttavia, quando occorre parlare e ristabilire l’ordine dei fatti e delle priorità, è altrettanto doveroso che la politica parli, non sia reticente e soprattutto lavori in silenzio.
In questi giorni, ho inteso confrontarmi con i sindaci degli altri comuni campani dichiarati zona rossa, perché si potesse elaborare insieme una proposta unitaria indirizzata alla Presidenza della Regione Campania e al Ministero della Economia, vertente sulla necessità di adottare misure economiche straordinarie ad hoc per ogni singolo comune destinatario dell’ordinanza restrittiva.
Non è ammissibile che i nostri territori debbano pagare soltanto le penalità di misure restrittive, di certo legittime, senza però che ad esse seguano altrettanto legittime, in quanto doverose, dispozioni in materia di sostegno economico e sanitario.
La Città di Ariano con la maturità e la responsabilità con cui ha accettato le prime due ordinanze, accetterà anche quest’ultima, ma non resterà ad attendere supinamente che diverse priorità di altra natura e grado siano anteposte alle proprie e al nostro futuro”.