Sesta edizione per la manifestazione di tradizioni e cultura “Riti di Fuoco”, a Lioni dal 7 al 10 dicembre. Tornano nelle vie del centro storico i falò artistici, gli spettacoli itineranti di strada, i concerti, il teatro, le maschere e l’enogastronomia. Un cartellone ricchissimo che vede tra gli ospiti la cantante Ginevra Di Marco(9 dicembre) e lo scrittore Franco Arminio(10 dicembre). Sei edizioni con la prossima. “Abbiamo sempre offerto una testimonianza di questo evento, su cui stiamo puntando molto, anche nel periodo della pandemia. Il 2022 aveva segnato una rinascita, adesso ci riprepariamo ad accogliere visitatori e artisti e c’è tutta l’intenzione da qui ai prossimi anni di rendere l’evento un vero e proprio festival, un incontro di culture dei territori italiani e del Sud Italia in particolare”. Così l’assessore al Turismo del Comune di Lioni, Maria Antonietta Ruggiero, durante la conferenza di presentazione al Circolo della Stampa di Avellino.
Si rimarca soprattutto la presenza di tradizioni e musicisti da ogni parte d’Italia, che rendono “Riti di Fuoco” un appuntamento unico nel suo genere. Dal Molise, per la precisione da Jelsi, provincia di Campobasso, arriverà in Alta Irpinia il suggestivo spettacolo “La Ballata dell’Uomo Orso”. Dalla Basilicata “Il Carnevale di Tricarico”con le sue misteriose maschere. Dalla Puglia i suoni popolari delle Mulieres Garganichementre da Napoli giunge a Lioni il Frente Murguero Campano. Sul fronte musicale, oltre alla voce di Ginevra Di Marco, saliranno sul palco i bolognesi Slavi Bravissime Persone con un sound a metà tra il cantautorato italiano e la musica balcanica.
Naturalmente non mancheranno gli artisti irpini. Si rafforza quindi il legame con il Clan H, che quest’anno propone “Tutto sbagliato al posto giusto” dopo aver portato nelle edizioni precedenti i colori della Santa Muerte e sviluppato numerose performance. Sul palco dell’area concerti i lionesi Makardìa, Malammeste, Viviana Miele. E gli irpini Cantatiemp. Ma il programma è caratterizzato da momenti di approfondimento sui temi di “Riti di Fuoco”. Tra le tradizioni e le leggende, il laboratorio di dialetto lionese della professoressa Fausta Palmieri. Oppure “Memorie di una Janara”, monologo di Emanuela Sica con letture di Gilda Rizzi e la Consulta delle Donne di Lioni. E spazio anche per i laboratori gastronomici de “Il laboratorio della creatività”, per le escursioni in collaborazione con Sci Club Lioni e associazione N.O.G.R.A., per l’esibizione della scuola di ballo Dancing Queen. Non finisce qui: giocolieri e acrobazie del fuoco tra i vicoli, mostra presepiale, riti dall’Irpinia come l’Osco Rabel, le Janare di Chianche e lo Squacqualacchiun di Teora. Non mancheranno i momenti religiosi come l’omaggio floreale alla statua dell’Immacolata a cura dell’Azione Cattolica: la manifestazione è infatti ispirata alle tradizioni de La Madonna de lo Fuoco.
“I visitatori avranno l’imbarazzo della scelta in queste giornate, impreziosite anche dal contributo di tutta la comunità per una serie di attività legate alla stagione”, afferma il sindaco Yuri Gioino. La manifestazione “Riti di Fuoco” è organizzata dal Comune di Lioni e dalla Proloco Lioni nell’ambito del progetto “Itinerari Irpini tra cultura, storia, teatro e tradizioni”. L’intervento è co-finanziato dal Poc Campania 2014-2020, rigenerazione urbana, politiche per il turismo e la cultura. Programma unitario di percorsi turistici di tipo culturale, naturalistico ed enogastronomico di portata nazionale e internazionale.