“Esprimo, in qualità di Presidente della Conferenza Ristretta dei Sindaci per l’ASL nonché Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, forte contrarietà e severo disappunto rispetto alle valutazioni indirizzate ai sistemi sanitari delle aree marginali. Infatti, chi presiede certe Istituzioni deve salvaguardare i diritti costituzionali di tutti i cittadini, non solo di quelli delle città metropolitane: altrimenti è inutile parlare di sviluppo delle aree interne se non vengono garantiti i servizi essenziali. Le infrastrutture sanitarie rappresentano il nervo scoperto delle aree interne e vanno incrociate, come più volte ho sostenuto, con gli indicatori demografici oggettivi: la gran parte della popolazione della provincia di Avellino è costituita da persone anziane, indigenti e disabili, quindi questo saldo naturale va agevolato attraverso la garanzia e la disponibilità dei servizi essenziali. Inoltre, lo spopolamento di queste aree andrebbe arginato anche attraverso la presenza di Istituzioni Sanitarie solide e innovative. La carenza del personale sanitario frequentemente sbilancia l’equilibrio affannosamente ricercato: infatti quando i numeri non lo consentono si va in tilt anche per una sola unità, nel senso che le sostituzioni diventano molto problematiche, come accade presso l’Ospedale Criscuoli-Frieri. Se questi dati per qualcuno sono soltanto parole, il mio appello a tutte le Istituzioni specifiche (Manager dell’ASL, Consiglieri regionali, Governatore della Regione) è che ognuno dia il proprio contributo per reperire il personale sanitario necessario e per offrire una prospettiva stabile a tutti i cittadini della provincia di Avellino, in modo da non combattere ogni giorno contro le contingenze che negano il soddisfacimento di diritti costituzionali. Questo è l’invito che viene generato da tutti i Sindaci e rivolto alle Istituzioni in maniera robusta: chiediamo un’adeguata attenzione rispetto a una realtà dirimente come quella della sanità. Non vogliamo più promesse, ma fatti concreti!”