Si è tenuto a Sturno sabato sera, 14 ottobre ’23, un interessante convegno sulla “La Pratica tradizionale della Tracciatura del Solco Dritto” con protocollo d’intesa tra i comuni Sturno (AV), Foligno (PG), Caiazzo (CE), Castel Morrone (CE), Castelfranco In Miscano (BN), Posta (RI), Gioia Dei Marsi (AQ), Nepi (VT) e Valentano (VT).
Il protocollo d’intesa sottoscritto, è l’avvio del percorso di candidatura al registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali della “tracciatura del Solco dritto”. E’ una pratica tradizionale con profonde radici nel mondo contadino, tramandata di padre in figlio, con grande attaccamento e fede in un atto di ringraziamento per l’annata agraria conclusasi ed un auspicio di fertilità per quelle a venire. Essa consiste nella tracciatura, per mezzo di buoi e oggi, con l’ausilio di moderni mezzi agricoli, di uno o più solchi votivi dedicati principalmente alla Madonna, utilizzando tecniche varie che rimandano alle antiche pratiche arcaico-agricole del mondo religioso etrusco e romano, passate poi nella ritualità cristiana. In tutto ciò, i comuni, proseguono la condivisa finalità di promuovere la conservazione del tessuto economico, sociale e culturale collegato alla tracciatura, anche attraverso la valorizzazione attuale e futura delle infrastrutture materiali ed immateriali ad essa afferenti. E’ quanto emerso dal dibattito dei Sindaci sottoscrittori del protocollo d’intesa.
Molte le personalità intervenute, del mondo politico, e delle varie realtà locali, Vito Di Leo (Sindaco di Sturno), Vincenzo Alaia (Presidente della Commissione Sanità), Felice Casucci (Assessore al Turismo della Regione Campania), Nicola Caputo (Assessore all’ Agricoltura della Regione Campania), Michele Sisto (Professore), Angela Cresta (Prof.ssa) e CarmelinaD’Amore. Moderatore del dibattito è stato Rino Genovese ( Giornalista RAI ).
Erano presenti, anche rappresentanti degli altri comuni ufitani, quali; Flumeri, Castel Baronia, Frigento, Melito Irpino e anche quello di Vallesaccarda.
Ne è scaturito, un dibattito a tratti molto interessante, a cui ognuno dei relatori, ha portato il proprio contributo alla discussione. Ma tutti incentrati sulla necessità di valorizzare le aree interne, per quanto riguarda l’ Irpinia.
Al termine del convegno abbiamo posto alcune domande al Sindaco De Vito. Come nasce il Solco di San Michele? “Nasce dalla tradizione. Il solco di San Michele è una antichissima tradizione che è stata tramandata da padre in figlio, e che, si possono contare secoli di storia di questa usanza. E’ noto a tutti, che il Solco si traccia prima della festività che ricorre il 29 settembre, di ogni anno. La cui direzione della chiesa di S. Michele, partendo da Sturno, Flumeri, Castel Baronia e dal territorio di Frigento. Tracciato, che da sempre hanno fatto i nostri antenati contadini, per ringraziare il Santo, per i buoni raccolti. Per il Solco di San Michele, abbiamo ideato un progetto e l’abbiamo chiamato Il Solco di San Michele – “Lo Surco re l’Angelo“, finanziato con i proventi POC Regionali, e, di cui fanno parte oltre a Sturno come capofila, anche i Comuni di; Flumeri, Castel Baronia, Vallesaccarda, Melito Irpino e Frigento. Con questo progetto, promuoviamo i prodotti eccellenti dei nostri territori, come abbiamo fatto questa sera. Dal Solco, è nata l’idea di mettere insieme tutti i comuni italiani, in cui si traccia il Solco come da noi e con i quali abbiamo questa sera sottoscritto un protocollo d’intesa. Protocollo che è stato inviato al Ministero dell’ Agricoltura per avere l’inserimento della pratica originale della Tracciatura del Solco dritto, nel registro nazionale tenuto dal Ministero.
Come reputa il risultato di questo convegno? “Il convegno è stato un grande successo, abbiamo avuto la presenza di tre parlamentari regionali, che rappresentano tre settori importanti della Regione Campania, per migliorarle condizioni delle nostre popolazioni. Infatti abbiamo avuto finanziamenti approvati con fondi POC dall’ Assessorato al Turismo della R.C. per un importo di 120.000 Euro, che useremo nel periodo Natalizio, con gli altrisei Comuni già citati, per mantenere vivo l’interesse delle nostre popolazioni, di portare gente in questo meraviglioso Auditorium, in cui faremo serate dedicate al teatro e alla musica. Ed’è, in programma già uno spettacolo il 16 gennaio 24 dedicato alla musica e un altro il 29 gennaio 24 dedicato al teatro il tutto finanziato con il POC. Ci saranno anche serate dedicate ai bambini, ai giovani e agli anziani, avremo un cartellone molto, molto bello, per trascorrere insieme le serate invernali.
La stagione teatrale menzionata dal Sindaco, per il prossimo anno2024, conferma ancora una volta, la centralità culturale, che Sturno rappresenta, per l’intera Valle Ufita.
Carmine Martino