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Un vuoto incolmabile nel cinema e nel cuore degli ammiratori. Ecco cosa ha lasciato Massimo Troisi quando, 25 anni fa, durante le riprese del film Il postino, si è spento all’età di 41 anni.
Resta il ricordo dell’ironia, del linguaggio, che gli erano propri; di quella singolare capacità di irridere ogni stereotipo, riuscendo a farsi amare da tutti.
“Pensavo fosse un comico, invece era Troisi” di Ciro Borrelli, edizioni Phoenix Publishing, che rientra nella linea editoriale SERIE ORO di Anita Curci, è un omaggio all’artista di San Giorgio a Cremano e porta la commovente prefazione della sorella Rosaria.
Il volume, grazie all’Associazione Cultura e Letture, sarà presentato a Benevento, venerdì 31 gennaio 2020 alle ore 18,00 alla Libreria indipendente Masone Alisei.
Con l’autore, ne discuteranno Angelo Miraglia, Clemente Ferri, Pino Cotarelli, tra le letture di Alda Parrella. Modera la giornalista Elide Apice.
L’opera si apre con una breve biografia dell’attore, cui segue Il pensiero di Massimo, capitolo che riporta sue affermazioni, ma anche dichiarazioni su di lui, rilasciate da persone appartenenti al mondo cinematografico e teatrale. Il secondo, intitolato Confidenze, raccoglie interviste a personaggi che lo hanno conosciuto o con cui ha lavorato.
Al cuore di Massimo e al problema di salute che lo ha condizionato per la vita, è dedicata la terza parte, seguita da quella relativa alla carriera professionale, all’impegno teatrale, dalle prime esibizioni all’oratorio parrocchiale alla partecipazione ad Effetto smorfia, programma televisivo dove si esibiva insieme a Lello Arena e a Enzo Decaro.
Nel quinto e ultimo capitolo si esaminano le pellicole dell’artista campano, sia quelle girate e sceneggiate da lui che quelle in cui ne è soltanto interprete.
Ciro Borrelli è nato a Napoli nel 1973. Dipendente pubblico, laureato in Scienze storiche, ha pubblicato nel 2013 poesie nella raccolta Poeti Contemporanei, edizioni Pagine; con la casa editrice il Papavero, nel 2014, Un’altra illusione (illustrazioni di Roberto Carta) e Racconti di un impiegato, nel 2015 L’ultima vittoria (con prefazione di Arturo Scotto capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera dei deputati) e, nel 2016, il thriller/noir Saulo il male dentro (recensito da Maurizio de Giovanni). Nel 2017 con Kairòs, SERIE ORO, il saggio Peppino De Filippo, tra palcoscenico e cinepresa; nel 2018 con Apeiron, SERIE ORO, Totò con i 4, scritto con Domenico Livigni. Nel 2019 con Homo Scrivens, il romanzo poliziesco/noir, I lupi e i pellicani.