Si è celebrata stamani, davanti alla settima commissione permanente del consiglio regionale, l’audizione sul problema inquinamento ambientale a San Felice a Cancello. L’audizione, fortemente voluta dall’associazione Mossca presente in delegazione, ha visto la partecipazione del dirigente dell’Arpac Giuseppe Onorati, del sindaco di San Felice a Cancello Giovanni Ferrara, accompagnato dal presidente della commissione consiliare Francesco Fruggiero, tutti ospiti del presidente Gennaro Oliviero. Il presidente di Mossca Eliana Riva ha riassunto il gravoso problema dell’inquinamento ambientale nella città sanfeliciana, con i livelli di polveri sottili oltre i limiti di legge. L’associazione Mossca, che dell’inquinamento ambientale ha prodotto studi ed iniziative, ha posto un ulteriore problema: “C’è da evidenziare – ha detto a riguardo Eliana Riva – l’assenza completa di un regolamento comunale per il contenimento delle polveri sottili, obbligatorio per legge e che non è solo disciplina del traffico”. Il sindaco Ferrara, che domani giovedì alle 12 ha convocato le associazioni del territorio per mettere a fuoco le iniziative da prendere ha ribadito il suo interessamento al piano. “L’amministrazione – ha affermato Ferrara – interverrà per ciò che è di sua competenza”. La legge, infatti, pone in capo ai comuni la necessità di dotarsi di un piano di contenimento dell’inquinamento. A tal proposito, illuminante è stato l’intervento di Onorati. “La centralina di Cancello Scalo – ha dichiarato il dirigente Arpac – per come concepita ha una valenza non solo per l’intero territorio sanfeliciano ma addirittura per i comuni limitrofi. Ragion per cui i valori elaborati riguardano sicuramente l’intero territorio comunale. Pur tuttavia siamo disponibili a valutare ipotesi di stazioni mobili per studiare eventuali altre criticità. Dalla tipologia osservata, possiamo comunque escludere interferenza diretta dell’inceneritore di Acerra. L’incidenza maggiore è sicuramente del traffico veicolare da una parte, ma anche dai riscaldamenti domestici dall’altra; tanto è vero che proprio nel periodo invernale si raggiungono le medie più alte e quindi il maggior numero di giorni di sconfinamento. L’amministrazione, quindi, potrebbe seguire l’esempio di diversi comuni campani e disciplinare innanzitutto il traffico ma anche intervenire sul riscaldamento domestico”. Il suggerimento è stato valutato positivamente dall’amministrazione comunale “Purtroppo in Comune – ha tenuto a precisare il presidente e consigliere comunale Fruggiero – non abbiamo né le competenze né le professionalità capaci di affrontare l’argomento. Certamente il piano proposto da Mossca rappresenta un punto dal quale partire. Già nel corso dell’incontro con le altre associazioni bisogna iniziare proprio dal regolamento oggi mancante”. Il presidente Oliviero, da sempre attento alle problematiche del territorio sanfeliciano, nel ribadire la disponibilità della Regione ad accogliere e far propria la richiesta del Comune all’Arpac di un laboratorio mobile per un monitoraggio più completo, ha chiesto al Sindaco, nelle more dell’attuazione del regolamento e disciplina del traffico, di farsi promotore di una progettazione alternativa all’attuale asse viario, da proporre proprio agli uffici regionali. “La questione ambientale è il vero tema di oggi – ha affermato Gennaro Oliviero – e va affrontato subito. A San Felice a Cancello, poi, oltre alla questione traffico, vanno considerati gli altri siti potenzialmente inquinato come l’ex cava Giglio che io stesso ho visitato anni fa ed è ancora lì come l’ho vista all’epoca”. Proprio sulla questione cava, ribattezzata dai media nazionali “lago dei veleni”, il presidente Oliviero ha riconvocato tutti i presenti per martedì prossimo per una nuova audizione riguardante non solo cava Giglio, ma anche le altre località sanfeliciane fortemente a rischio. |
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