Tra le tante incongruenze che caratterizzano il lockdown all’italiana al tempo del coronavirus, si registra quest’oggi la chiusura parziale del popoloso comune di Marcianise in provincia di Caserta, disposta dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca con l’ordinanza 84 del 25 Ottobre 2020. “Marcianise e’ divisa in due come Berlino” ha dichiarato il Segretario Territoriale della Ugl Caserta Ferdinando Palumbo “ci sono padri di famiglia che non sanno ancora se possono andare a lavorare e soprattutto se possono tornare a casa. I negozi della zona ad Ovest chiudono mentre quelli dell’est restano accessibili all’intera provincia. Sono misure incomprensibili che creano cittadini di serie A e cittadini di serie B, lo fanno nottetempo mentre non ci danno la possibilità di fornire il nostro competente punto di vista”.
Già durante i giorni della precedente chiusura il sindacato di Via Vivaldi si era caratterizzato per il convinto contrasto ad alcune ordinanze, riuscendo con la Vicesegretaria Marianna Grande a richiedere ed ottenere il ritiro della misura che istituiva la spesa a turni nel comune di Sparanise.
“Gia un’ora dopo la chiusura” argomenta il Responsabile zonale del comune di Marcianise Luca Tortora “avevamo attivano la nostra unità di crisi necessaria a fornire aiuto e consigli ai nostri iscritti. Non nascondiamo che la situazione è difficile anche per noi, poiché l’ordinanza è prolissa e di difficile interpretazione. Una cosa e certa”. Conclude il sindacalista” hanno stravolto il mondo. Un tempo dovevamo difendere i lavoratori che si assentavano al lavoro, oggi li dobbiamo difendere perché ce la mettono tutta per recarsi, sembra di vivere a Pankow”.