La notizia della nomina imminente di un commissario straordinario chiamato a gestire l’emergenza brucellosi ristabilisce la veridicità di una serie di circostanze, divenute adesso fatti oggettivi, che non possono essere sottaciuti e che individuano precise responsabilità. E’ quanto si legge in una nota ufficiale diramata questa mattina dal Segretario Territoriale della Ugl Caserta Ferdinando Palumbo. Nei giorni scorsi a nome della nostra organizzazione avevo chiesto con forza che la tematica fosse trattata da attori del territorio casertano, non perché questione minore, tutt’altro, avevo semplicemente constatato che l’allargamento dei tavoli ad altri territori creava confusione, infatti, continua Palumbo, in tanti ed in maniera scellerata, avevano posto la loro attenzione sulla macellazione delle carni e sulla rivendita delle stesse, effetti e non cause della problematica. Per questi motivi, e con i crismi dell’ufficialità, avevamo richiesto al Prefetto di Caserta un incontro che nelle nostre intenzioni, anche geograficamente doveva svolgersi sul territorio provinciale. La seconda verità che emerge è che l’unico politico a comprendere che era giunto il tempo di una gestione commissariale era stato il Consigliere Alfonso Piscitelli, il quale distinguendosi da ogni logica politica, aveva, a nostro avviso meritevolmente, scelto di identificare la sua primaria appartenenza nel e col territorio. Negli ultimi giorni abbiamo deciso di mantenere un profilo basso perché la battaglia era e resta degli allevatori, una nostra esposizione avrebbe fatto pensare ad una strumentalizzazione, ma accompagniamo la dignitosa battaglia di Gianni Fabbris che ha scelto l’arma estrema dello sciopero della fame, a lui assicuriamo solidarietà e rispetto. Per noi della Ugl Caserta la priorità resta comunque quella di salvaguardare il lavoro assicurato da una delle bandiere del Made in Italy capace di assicurare migliaia di posti di lavoro, anche nell’indotto, ad una provincia ultima nelle classifiche della qualità della vita.