“La realtà morfologica dell’alto casertano ed in generale quella dei tanti piccoli comuni periferici della provincia non è assimilabile neanche lontanamente a quella di una grande metropoli o a quella di un un capoluogo di provincia” E’ quanto ha dichiarato questa mattina la Vicesegretaria della Ugl Caserta Marianna Grande agli organi di stampa. “Durante il lockdown ci siamo resi conto che chiudere alcuni confini era praticamente impossibile poiché in alcuni di essi manca un market, in altri non c’è un ristorante o una tavola calda per l’asporto ed in altri ancora non c’è neanche lo studio del pediatra di libera scelta. Ci sono realtà con meno di mille anime dove in alcune ore del giorno trovare una persona per strada è pressoché impossibile; oggi “ha continuato la sindacalista “il mio pensiero non va certo a chi deve spostarsi per diletto, ma a tutti coloro che hanno esigenze legate alla salute diverse dalla mera visita medica. I sindaci, i consiglieri regionali e coloro che ricoprono ruoli istituzionali sul nostro territorio dovrebbero farsi parte attiva nel sottoscrivere un documento col quale chiedere misure mirate, non per capriccio ideologico, ma per conclamate necessità oggettive”.