Grazie all’importante messaggio sociale che trasmette, attraverso un racconto coraggioso ed emotivamente coinvolgente, il docufilm “Libere di… vivere” è stato premiato alla 10a edizione dell’Ariano International Film Festival con il Lupetto d’oro assegnato dalla giuria studenti.
«Questo premio ci onora e ci sprona a proseguire il nostro lavoro sulla prevenzione nei confronti della violenza di genere perché i ragazzi e le ragazze possano riflettere sulla problematica e sulla necessità di sviluppare un pensiero critico fondamentale per superare barriere culturali che alimentano ulteriormente le disuguaglianze sociali. Insieme con le nuove generazioni la diffusione del metodo didattico “Libere di Vivere” per l’educazione civica digitale parla ad una cittadinanza responsabile per una scuola del futuro sostenibile», ha commentato Claudia Segre, Presidente Global Thinking Foundation e ideatrice del docufilm.
Un riconoscimento in linea con gli obiettivi del progetto, che punta a entrare nelle scuole per mostrare l’opera ai giovani studenti. Scritto e diretto da Antonio Silvestre, e prodotto da Mario Tani per MAC film, il docufilm racconta la violenza economica di genere e le sue conseguenze devastanti, attraverso testimonianze reali di quattro donne vittime di questo tipo di abusi, intervallate da immagini di finzione interpretate dalle attrici Stefania Pascali e Giulia Cappelletti. Oltre un’ora di racconto coraggioso ed emotivamente coinvolgente, grazie anche alla fotografia di Nicola Saraval, il montaggio di Daniele Tullio e le musiche del maestro Matteo Sartini.
Sullo sfondo le note del tango come metafora della vita e del ritrovarsi in un abbraccio in armonia equilibrata tra dare e ricevere mantenendo la propria unicità, rappresentato nelle coreografie di Laura Borromeo, con Tabata Caldironi e Julio Alvarez, e le musiche della Hyperion Ensemble.
Un’opera corale, alla quale hanno preso parte anche le donne che ogni giorno lavorano inGlobal Thinking Foundation, portando la testimonianza di chi vive queste tematiche nella propria quotidianità professionale, e che vuole anche riassumere agli occhi del pubblico tre intensi anni dell’omonima mostra.
“Libere di… Vivere” trae origine dalla mostra-rassegna del fumetto e dell’arte disegnata itinerante, che in tre anni ha coinvolto più di 5.000 visitatori in 35 tappe, ed oltre 75.000 partecipanti digitali.