Anno nuovo, vecchi problemi nell’Istituto Penitenziario di Ariano Irpino. Continua la scia di aggressioni e minacce al personale di Polizia Penitenziaria, ormai stremato dalla violenza che quotidianamente è costretto a subire. L’ultimo accadimento dimostra la gravità della situazione attuale. Un detenuto con problemi di natura psichiatrica, protagonista già di molteplici aggressioni ed eventi critici anche in altri istituti penitenziari con conseguenti denunce, questa mattina, in procinto di partenza per essere trasferito in altro carcere, dopo essersi opposto al trasferimento si è avventato con ferocia contro il personale di polizia penitenziaria brandendo una lametta.
Coadiuvati dal Comandante di reparto, gli agenti sono riusciti nell’operazione di contenimento del detenuto, ma quest’ultimo è riuscito comunque a causare la frattura del dito di uno degli Ispettori accorsi.
Per la vittima del vile gesto del detenuto si è reso necessario l’invio in ospedale e dovrà subire un’ operazione al dito nei prossimi giorni. Questa aggressione e la gravità che la caratterizza dimostra che i detenuti psichiatrici non possono in alcun modo essere “trattati” all’interno degli istituti penitenziari come quello di Ariano Irpino , già da tempo nel completo caos organizzativo sia in rapporto con la popolazione detenuta ormai fuori controllo, sia riguardo alla gestione del numericamente esiguo personale soggetto a carichi di lavoro oltre i limiti ed a continue tensioni e aggressioni fisiche e verbali, ma soprattutto privi di strumenti idonei a tutela dell’incolumità fisica.
La UILPA polizia penitenziaria, insieme ad altre organizzazioni sindacali, ha già chiesto inoltre a gran voce la chiusura di un Padiglione del carcere del tricolle, in quanto luogo carente dal punto di vista della salubrità e della sicurezza sia per la detenzione sia per lo svolgimento delle attività lavorative del personale, e la riorganizzazione del lavoro attualmente risalente al 2016.
Vi è un’impellente e non più trascurabile necessità di assicurare l’immediato ripristino delle regole di legalità e di civile convivenza nella struttura in cui detto personale subisce quotidianamente un ‘ingiustificata tortura, fatta di gravi offese morali e fisiche e di continui disagi lavorativi.
La nostra solidarietà va all’Ispettore vittima dell’aggressione con l’augurio di una pronta guarigione e a tutti gli agenti della Casa Circondariale di Ariano Irpino che ogni giorno dedicano la loro vita al servizio di una missione, in un sistema caratterizzato dall’assenza di salvaguardia verso una maggiore sicurezza interna ed esterna nell’interesse della collettività.
Stefano Sorice Segretario Locale UilPA Polizia Penitenziaria