Dopo un lungo periodo nel quale l’alta pressione ha dominato su gran parte del vecchio continente, secondo il sito Meteo.it, con l’inizio del 2019 lo scenario meteorologico sull’Europa cambierà in maniera piuttosto radicale e tali mutamenti interesseranno direttamente anche il nostro Paese.
Ma vediamo insieme cosa accadrà nei primi giorni del nuovo anno.
Intorno al 2/3 Gennaio è confermato che l’alta pressione salirà di latitudine, facendosi inizialmente largo verso il Regno Unito, per raggiungere poi la Scandinavia: questo movimento verso Nord, favorirà il trasferimento, con direzione contraria, di masse d’aria gelida direttamente dal POLO NORD, verso il bacino del Mediterraneo e dunque anche verso l’Italia.
Secondo gli ultimi dati a nostra disposizione, la temperatura che raggiungerà (in quota) questo nocciolo freddo sarà davvero bassa: a 1500 metri d’altezza si potranno infatti toccare addirittura i -12°C.
Ma non saranno le uniche conseguenze. L’aria fredda in ingresso dai quadranti nord-orientali dell’Europa si scontrerà successivamente con correnti più miti atlantiche, creando così le condizioni ideali per il ritorno della NEVE fino a quote basse (anche fino al piano e sulle coste), in particolare sui settori adriatici, tra la Romagna e la Puglia. Entro Sabato 5,fenomeni nevosi potranno verificarsi fino ai 200 metri di quota anche sulla Sardegna.
Un deciso calo termico si avvertirà un po’ su tutto il Centro-Sud e non è escluso che fiocchi di neve possano fare capolino a quote basse anche su Lazio, Campania e Sicilia.
Questa particolare configurazione è meno propizia per la neve al Nord, che resterà un po’ ai margini dell’irruzione; tuttavia, a fare notizia, saranno le temperature in rapida diminuzione, con valori minimi che in Pianura potranno scendere fino a -6,-7°C durante le ore notturne. Gran gelo lungo i rilievi alpini, mentre la colonnina di mercurio potrà scendere fino a -11°C in città come Trento e Bolzano.