Nel segno di un impegno civile ed etico morale, come testimonianza della coscienza che vive e combatte contro le mafie, è stato organizzato per il 28 Novembre 2018 alle ore 10,00, presso l’aula magna del Liceo Statale “E.Medi” di Cicciano un incontro -dibattito dal titolo: “I Giovani Sentinelle della legalità”
All’incontro parteciperanno il Dott. Domenico Bilotta – Responsabile Nazionale Progetto Scuola”Fondazione Antonino Caponnetto”; Angelo Corbo – Agente di scorta di Giovanni Falcone; il Dirigente Scolastico il Prof. Amato Pasquale; il Prof. Salvatore Alaia – Docente di discipline Giuridico-Economiche,
“L’incontro promosso dalla fondazione “Antonino Caponnetto” in sinergia con il Liceo Scientifico Statale “E. Medi” di Cicciano (NA) si propone di aprire uno spazio di riflessione e di discussione sul tema della criminalità organizzata e di quanto le istituzioni, specie la scuola, possono fare per sradicare un fenomeno tossico – sociale che a tutt’oggi resiste alla legalità e sopravvive all’indifferenza di molti e alla paura di tanti”. – E’ quanto dichiarato dal Prof. ALAIA Salvatore – docente di discipline giuridico-economiche e coordinatore del progetto educare alla legalità.
“Come società civile e come istituzione scolastica abbiamo il dovere di diffondere la cultura della legalità per ripristinare lo stato di diritto e garantire l’esercizio delle libertà democratiche a presidio della dignità di ogni essere umano” – E’ quanto aggiunto dal Prof. AMATO Pasquale Dirigente Scolastico del liceo “E.MEDI” di Cicciano
Nella mente di ciascuno di noi riecheggiano ancora le immagini terribili di quei giorni di terrore segnate dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio e i nomi degli uomini che hanno lasciato un segno indelebile nei nostri cuori per aver dato la propria vita pur di servire lo Stato: Antonio Montinari, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Emanuaela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone.
Potrebbero sembrare dei nomi come tanti altri ma a ben guardare si tratta di “UOMINI” che hanno perso la propria vita dopo aver inseguito un sogno: liberare l’italia dalla mafia ma soprattutto da quella connivenza che per tanto tempo ha legato il potere politico con ambienti criminali e criminosi.
Ma al nomi dei tanti occorre aggiungere anche il nome di molti che hanno perso la vita per difendere la dignità e la libertà. Giornalisti, politici, imprenditori. Il senso del convegno è anche rinnovare il ricordo… per non dimenticare… per non lasciare all’oblio la strada dell’indifferenza…. la più letale per società….