Con il Regio Decreto del 27 febbraio 1939 ottantacinque anni fa nacque il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La prima sede della neonata direzione generale fu istituita a Roma in Via Bertoloni n. 27 e doveva coordinare i 94 corpi provinciali numerati in ordine alfabetico e muniti di un proprio motto in latino: in questa occasione, il comando di Agrigento dovette cedere il n. 1 a Roma in cambio del 73.
Il prefetto Alberto Giombini, con l’apporto di comandanti ed ufficiali, mise in piedi un’organizzazione unica al mondo, perchè strutturata su base nazionale: tutti i vigili seguono la stessa formazione e sono dotati degli stessi equipaggiamenti, attrezzature e mezzi. In questo modo, uomini provenienti da diverse parti d’Italia possono intervenire in modo coordinato e tempestivo sui luoghi dell’emergenza.
Il Corpo nazionale è chiamato, in primo luogo, ad assicurare “soccorso tecnico urgente”, la prevenzione incendi è l’altra funzione di interesse pubblico affidata ai vigili del fuoco: essa si esplica in attività di studio, sperimentazione, normazione e controllo, volte a ridurre la probabilità di insorgenza di un incendio o a limitarne le conseguenze. Lo spirito di corpo è l’elemento distintivo dell’attività dei Vigili del Fuoco, che operano sempre come squadra negli oltre 2.000 interventi che quotidianamente affrontano. La rapidità di intervento, la competenza e l’esperienza acquisita in precedenti attività di protezione civile si rivelano fondamentali nell’opera di soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali o grandi eventi disastrosi. All’impegno sempre massimo ed alla professionalità dimostrate in ogni occasione da tutti i componenti del Corpo Nazionale si affiancano mezzi e tecnologie sempre più efficaci, frutto dell’esperienza quotidiana nel soccorso.