di Antonio Vecchione ed Enzo Arbucci
Negli anni ottanta del secolo scorso un piccola schiera di appassionati, consapevole del lento declino della festa del Maio, si attivò per vivificarla e recuperarne i profondi significati. Un recupero non semplice, in quanto non si trattava soltanto di intervenire in “superficie” per migliorarne gli aspetti formali e organizzativi, ma di scavare in profondità per far riemergere i valori fondanti, il suo radicamento, lo strettissimo legame con la civiltà contadina, ormai scomparsa e di cui la Festa era ed è l’espressione più autentica. Era necessario, in breve, che qualcuno raccontasse ai giovani e ai meno giovani la nostra storia, per restituire ai baianesi la consapevolezza e l’orgoglio della propria identità. Grazie al generoso impegno di una squadra coesa, capace di lavorare in entusiasta sintonia, l’ambizioso obiettivo fu perfettamente centrato e oggi possiamo dire che la festa gode di ottima salute.
Una delle pagine più belle di questo appassionato lavoro è stata quella scritta per riportare alla luce le nostre tradizioni musicali. La passione musicale è stato un importante capitolo della storia di Baiano. Fin dagli inizi del ‘900 operavano piccole bande musicali con buona partecipazione di musicanti baianesi. Poi un evento accese la passione dei baianesi per la musica e cambiò completamente lo scenario: alla fine degli anni venti fu costituito il “Gran Concerto Città di Baiano”, una banda musicale che riscosse clamorosi successi in vari centri campani e oltre. I baianesi ne furono entusiasti ed 
orgogliosi. L’affetto per la loro banda ha caratterizzato decine d’anni e traspariva evidente in ogni manifestazione. Le feste di Natale, in particolare le “Messe ‘e notte”, costituivano una grande occasione per cementare questo reciproco attaccamento. Le Messe, celebrate prima dell’alba, erano vissute intensamente dal popolo baianese: giovani e meno giovani, donne e soprattutto uomini, prima di andare al lavoro, partecipavano con Fede. Questo forte sentimento era percepito e apprezzato dai “musicanti” che si sentivano, a loro volta, onorati di partecipare ed esibirsi davanti al loro popolo e a S. Stefano. Le “Messe ‘e notte” furono un susseguirsi di emozioni e di momenti di grande solidarietà umana; i nostri semplici artisti suonavano con impegno e passione, in una sorta di gara commovente in cui l’umile animo popolare, forse inconsciamente, si offriva a Dio ed a S. Stefano, ai piedi del suo altare, a rappresentare la devozione popolare. Queste intense e affascinanti atmosfere musicali alle “Messe ’e notte” cominciarono a perdere di intensità negli anni difficili del dopoguerra. Pur tuttavia rimasero vive fino agli inizi degli anni sessanta, quando don Santo Cassese, parroco di S. Stefano, con sorprendente insensibilità, le vietò ufficialmente. Alla fine degli anni novanta, questa sublime storia, ahimè dimenticata, pesava sulle nostre coscienze di baianesi. Ritenemmo fosse un dovere morale il ricreare quel sentire comune che affratellava i fedeli baianesi, con un rinnovato orgoglio delle tradizioni e delle radici culturali, riproponendo la musica bandistica e risvegliando il rapporto con i nostri musicisti. Con questo obiettivo, lavorammo per un paio d’anni aprendo un franco dialogo con gli artisti “musicanti” e, soprattutto, chiedendo a don Fiorelmo di riaprire le porte della Chiesa alla musica bandistica. Le nostre garbate insistenze toccarono la sua sensibilità di parroco: la richiesta fu accolta e, finalmente, il 13 dicembre del 1998 un ensemble di fiati tornò in chiesa dopo quasi quaranta anni. L’accoglienza dei fedeli, affettuosa ed entusiasta, ci trasmise una grande emozione: si realizzava un sogno. Gli apprezzamenti ci riempirono di orgoglio e ci incoraggiarono ad allargare il progetto di valorizzazione della tradizione musicale. Ed ecco l’idea che è risultata vincente: proporre un concerto con una Banda al completo in Chiesa, sia come omaggio alla nostra storia che occasione per gli artisti di far risaltare le loro qualità. Il 28 dicembre 1999, nella chiesa di S. Croce, una vera e propria banda, costituita da più di trenta musicisti, con Pasquale D’Anna direttore e maestro concertatore, eseguì famosissimi brani di grande presa sul pubblico. Da allora la manifestazione denominata “La Banda in Chiesa” prosegue ininterrotta e l’Associazione “Amici del Maio”, intanto costituita, si preoccupa annualmente di organizzarla. Il repertorio oggi eseguito durante le messe è prevalentemente di musica sacra e di ispirazione religiosa ed è arricchito da brani di rara esecuzione che i nostri avi eseguivano, mostrando già allora una cultura musicale assai profonda. La partecipazione degli artisti, per il pregio dell’evento, cresce di anno in anno. Tanti ottimi musicisti si sono alternati in questo percorso lasciando sempre una traccia di assoluta qualità e per tanti di loro rimane negli anni l’orgoglio e il piacere di tornare per partecipare alla nostra affermatissima manifestazione. Impossibile elencarli tutti, ma ci corre l’obbligo di ricordare chi ha offerto generosamente la sua preziosa opera fin dal primo momento: Gennaro Calisei, Franco Comune, Giuseppe Ungaro, Pasquale Acierno, Arcangelo Barba, Raffaele Maio, Giuseppe Mangino, Francesco (Ciccio) Capolongo, Gianfranco Esposito, Umberto Rega, Michele Salapete, Stefano Napolitano, Giacomo Napolitano. Negli anni diversi autori ci hanno dato l’onore della prima esecuzione di brani originali, tra tutti ricordiamo Daniele Saccone, indimenticabile musicologo, autore e solista, e il maestro Egidio Napolitano. La partecipazione di Massimo Santaniello, solista di fama nazionale, ha suggellato negli anni più recenti il riconoscimento della validità del nostro originale viaggio nella musica per banda. Concludiamo con l’ultima considerazione, la più importante: se la manifestazione “La Banda in Chiesa” è diventata un affermato evento di cui andar fieri, è anche merito della comunità intera che ha dimostrato sensibilità e amore per il nostro paese, e del contributo morale ed economico che il Comitato d’Onore, costituito per tale finalità, ci ha sempre dato e, siamo certi, continuerà a darci per gli anni a venire. Con un ideale e caloroso abbraccio, a nome di tutto il movimento bandistico, il nostro ringraziamento alla comunità baianese e a tutti gli appassionati di musica.
Programma musicale per celebrazione dei venti anni di concerti alle “Messe ‘e notte”
13, 14 e 17 Dicembre 2017 ore 5,30 e Messa Solenne del 26 dicembre 2017 ore 9,00
- Adeste Fideles
Trascrizione di S. Pucci
- P. Mascagni
Cavalleria Rusticana Intermezzo
- J. Massnet
Angelus da “Scene Pittoresche”
trascrizione di D. Saccone
- Tu scendi dalle stelle
trascrizione di S. Pucci
- J. S. Bach
Aria sulla quarta corda
trascrizione di D. Saccone
- R. Ortolani
Fratello Sole Sorella Luna
trascrizione di D. Saccone
- R. De Simone
“Quando nascette ninno”
trascrizione di D. Saccone
- G. Verdi
“La Vergine degli angeli”
da La Forza del destino
trascrizione di S. Pucci
- J. S. Bach
“Arioso”
trascrizione di D. Saccone
- Irving Berlin
“White Christmas”
trascrizione di S. Pucci
- L.V. Beethoven
“Romanza in fa”
trascrizione di D. Saccone
- T. Albinoni
Adagio
trascrizione di D. Saccone
- G. Rossini
“Fantasia” dal Gugliemo Tell
- Verdi
Preludio all‘Atto Terzo
Da Traviata
- Franz Gruber
“Stille Nacht“
trascrizione di S. Pucci
