Il 2 aprile di ogni anno, in tutto il mondo, si celebra la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo. Questa giornata è stata istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sui diritti delle persone con spettro autistico, al fine di creare una società più accogliente, inclusiva e solidale con le famiglie dei bambini affetti da autismo. Il colore scelto per rappresentare questa giornata è il blu.Il termine “autismo” deriva dal greco “autos”, che significa “se stesso”, e indica una condizione caratterizzata dalla mancanza del senso della realtà, dalla negazione dell’altro e da una difficoltà nell’accettare ciò che è diverso da sé. Si tratta di un disturbo del neurosviluppo che coinvolge il linguaggio, la comunicazione e la socialità, causato da alterazioni neurobiologiche che interessano i neuroni cerebrali non connessi tra loro.La diagnosi dell’autismo, insieme a un approccio terapeutico, è multidisciplinare e multifattoriale e coinvolge diverse figure professionali, tra cui genetisti, neurologi, psichiatri, psicologi, pediatri, medici di base, insegnanti di sostegno e operatori socio-sanitari. Questo approccio mira a fornire un sostegno completo e personalizzato alle persone con autismo e alle loro famiglie.Oggi, con un aumento dei casi di autismo e dei disagi correlati per le famiglie coinvolte, è fondamentale investire nella prevenzione primaria e includere la medicina ambientale tra le discipline mediche. Sono stati identificati diversi fattori epigenetici che possono influenzare lo sviluppo dell’autismo, tra cui le nanoplastiche trovate nel cordone ombelicale e nello sperma, e i metalli tossici presenti nel liquido amniotico. È essenziale comprendere e affrontare questi fattori anziché ignorarli.Come sottolineato da antichi detti medici come Ippocrate, Hua Tuo e Hahnemann, la medicina del giorno prima è più importante di quella del giorno dopo. È tempo di svegliarci e agire con determinazione per garantire un futuro migliore per le persone con autismo e le loro famiglie. Dott. Filomeno Caruso